In occasione della sua ultima apparizione a Napoli Antonio Di Pietro aveva promesso di non voler avvalersi della clausola del contratto firmato dai consiglieri regionali Idv, che prevedeva tra l’altro una penale di 100.000 euro per chi fosse uscito dal partito prima della fine del mandato. Eppure, stando alla lettera recapitata a Nicola Marrazzo, consigliere regionale campano ex Idv confluito ne “I Moderati” di Portas, l’Italia dei Valori sembra essere intenzionata a far valere tutti gli altri articoli del contratto firmato dagli onorevoli al momento della candidatura. Marrazzo ha infatti ricevuto una lettera a firma del tesoriere Silvana Mura in cui veniva invitato a pagare le quote mensili che i consiglieri Idv sono tenuti a pagare al partito (1.500 euro al mese, che diventano 3.500 se si esce da Idv). Non solo le tre mensilità arretrate, ma anche “le quote a venire”. In caso contrario l’Italia dei Valori sarà costretta “per i contributi passati ad adire le vie legali, mentre per quelli non ancora scaduti, ad esigere direttamente l’importo dovuto presso l’amministrazione del Consiglio Regionale, così come previsto dal contratto”. “Posso mai – commenta Marrazzo – sostenere io la sede regionale di un partito di cui non faccio più parte? Non pensavo di vivere questa amara pagina in questo momento” di Andrea Postiglione

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