Il leader della Lega definisce il discorso del Professore "di stampo comunistoide, inventa tasse su tutto". Il Cavaliere a TgCom24: "Monti dice che non si può abolire l'Imu? Dimostra di non conoscere i conti dello Stato"
L’onda lunga del discorso di Monti si fa sentire anche alla vigilia di Natale. L’ultimo attacco al premier uscente è quello del leader della Lega, Umberto Bossi: “Quello di Monti è stato un discorso pieno di banalità, di stampo comunistoide. Lui è il re delle banalità, spero che lo caccino via”. E continua: “Noi siamo contro Monti e le sue stupidaggini perché l’unica cosa che lui vuol fare è la patrimoniale su tutto quello che si muove. Inventa tasse su tutto. Secondo me è uno pericoloso”.
Bossi però non scioglie le riserve su un suo impegno deciso in campagna elettorale: “Non so ancora bene cosa farò. Quello che so è che ho sentito nelle parole di Monti la fiera delle banalità, dei buoni propositi irrealizzabili. Questo dice che bisogna fare più figli e poi tassa, dice che bisogna aumentare la produttività ma il problema è che facendo come lui le aziende le ammazza di tasse”.
Non conosce sosta, nel frattempo, il tour de force televisivo di Silvio Berlusconi. Il leader del Pdl, ospite degli studi di TgCom24, è tornato a contestare l’agenda Monti, pur ammettendo di non averla letta: “Sono stato impegnato, me l’hanno raccontata i miei collaboratori, che mi hanno fatto capire che i nostri timori erano fondati: si va verso interventi sempre ispirati all’austerità economia con il mantenimento dell’Imu e l’arrivo di altre imposte”. Secondo Berlusconi, quando Monti dice di non poter abolire la tassa sulla prima casa, dimostra di essere “lontanissimo dalla contabilità vera dei conti dello Stato“.
La ricetta del Cavaliere per uscire dalla crisi è in netto contrasto con quella del Professore: “Con tutte queste minacce di andare male il fattore psicologico è il primo fattore di crisi. Gli italiani sono impauriti, bisogna dar loro speranza”. Secondo Berlusconi “se si continua così si va al disastro. Bisogna invertire la rotta” e si dice ottimista in vista delle elezioni: “In pochi giorni, grazie a poche apparizioni in tv, il Pdl è salito al 20% dei consensi e ho la fondata convinzione che possiamo raggiungere la vetta del 40% e vincere elezioni, per il male mio e il bene dell’Italia“.
Nonostante le diverse apparizioni in tv degli ultimi giorni, Berlusconi lamenta di non essere ancora stato invitato a una trasmissione in prima serata: “”D’Alema ieri sera a ‘Che tempo che fa’ ha raccolto un numero di spettatori pari a tutti quelli che io ho raggiunto con tutti i miei interventi televisivi andando in tarda serata o nel pomeriggio. Attendo ancora un invito per un programma di prime time. In mancanza d’altro mi sono fatto invitare da Santoro“. Il leader del Pdl conferma dunque la sua partecipazione a “Servizio Pubblico”, come già anticipato nell’intervento di domenica a “L’Arena” di Giletti: “Mi è troppo simpatico Travaglio – aveva detto il Cavaliere motivando la sua volontà di accettare l’invito di Santoro -, più c’è scontro e più la realtà emerge”.