Silvio Berlusconi continua la sua maratona televisiva e, dopo la partecipazione (con attacchi frontali a Monti e Bersani) a Uno Mattina, la Rai interviene per prendere le distanze dal presenzialismo del Cavaliere. E lo fa con una nota, firmata dal direttore generale Luigi Gubitosi: “Negli ultimi giorni l’onorevole Silvio Berlusconi ha chiesto e ottenuto spazio ad una serie di trasmissioni televisive e radiofoniche”, si legge nel comunicato di viale Mazzini: “In una ottica di equilibrio precedente alla Par Condicio la Rai offrirà analoghi spazi di comunicazione ai leader di altre formazioni politiche”. Gubitosi spiega invece come sia stata possibile questa concentrazione di interventi e avverte il centrodestra di aver utilizzato larga pare dello spazio a sua disposizione: “Berlusconi ha approcciato direttamente reti e testate chiedendo spazi per interviste, utilizzando, di fatto, gran parte degli spazi destinati alla sua area politica”. Il direttore generale lo spiega in una lettera inviata al presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli che chiedeva lumi sulle presenze dei politici in tv nell’ultimo periodo.
“Stiamo già offrendo – prosegue Gubitosi – ai responsabili delle altre aree analoghi spazi di palinsesto per assolvere all’impegno della concessionaria del servizio pubblico di garantire al meglio il proprio dovere di informare in maniera equilibrata i cittadini”. Zavoli aveva attaccato: “Intravedo in alcune iniziative dei direttori di testata e addirittura di rete un mancato rispetto del mandato del Cda Rai in tema di pluralismo. Le norme sono state disattese per ragioni che non conosco, ma ho rinnovato l’invito al dg Rai di rispettare le norme”.
Dopo le puntualizzazioni della Rai arriva la levata di scudi da parte del Pdl. A prendere la parola è il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto: “Dispiacerebbe dover constatare che la Rai provoca nei suoi più alti dirigenti una strana miopia. Si entra come tecnici del tutto al di sopra delle parti, poi sembra che si diventi miopi dall’occhio sinistro. Tutto ciò che succede da quella parte infatti non lo si nota più. La prova sta nella missiva del dg Rai. Come mai il dottor Gubitosi non ha sentito l’esigenza di scrivere una lettera analoga a quella inviata a Zavoli a primarie del Pd in corso o appena terminate”. Intanto il Pdl in Commissione di Vigilanza va all’attacco sulla conferenza stampa di fine mandato di Mario Monti trasmessa in tv. In risposta il commissario Agcom Francesco Posteraro, ha spiegato che in occasione del varo del regolamento sulla par condicio verrà presentato un emendamento per estendere le norme ai soggetti non candidati.
Le polemiche sull’invasione televisiva di Berlusconi non mancano anche tra i leader degli altri partiti. “Ma che fa l’Agcom, dorme? Si è dimenticata che in Italia esiste una legge? Che ci sta a fare se sa solo difendere Golia, cioè i partiti grossi che occupano le tv dalla mattina alla sera, e picchiare Davide, cioè i partiti più piccoli e più scomodi come l’Italia dei Valori?” E’ quanto scrive il leader Idv, Antonio Di Pietro, annunciando la presentazione di un esposto all’Agcom.