Sarà stato il caldo, oppure il nome evocativo del luogo prescelto che richiama la forma di un miraggio complesso. Una denominazione significante un inganno ottico che mostra intere città all’orizzonte quando in realtà c’è solo una piccola abitazione: in Italia e all’estero questo fenomeno è conosciuto come Fata morgana. E così questo potrebbe essere accaduto ai funzionari del Municipio I di Roma: un abbaglio o un miraggio causato da Fatamorgana. Solo che quest’ultima non è un’illusione ottica, ma una vera e propria gelateria nata e cresciuta nella capitale e oggi nota per la qualità dei prodotti. A luglio scorso, infatti, per un giorno – e solo per un giorno – la gelateria Fatamorgana di Trastevere ha ricevuto il patrocinio del Comune di Roma, come racconta Maria Agnese Spagnuolo, proprietaria del marchio Fatamorgana: «A fine luglio abbiamo aperto una nuova gelateria a Trastevere: per celebrarla abbiamo fatto una festa di inaugurazione invitando tutto il quartiere e offrendo agli avventori i nostri prodotti. Sì, è vero, in quell’occasione il Comune ci ha patrocinato».
Ora, vale la pena rispolverare le motivazioni per la concessione del patrocinio da parte del comune capitolino: «Il Patrocinio è il riconoscimento ufficiale dell’Amministrazione di Roma Capitale di apprezzamento e di adesione ad iniziative ritenute meritevoli per le loro finalità di promozione culturale, artistica o scientifica, le quali assicurino la possibilità di piena partecipazione a tutti i cittadini, incluse le persone con disabilità». Difficile trovare stringenti ragioni “artistiche o scientifiche” per concedere il patrocinio capitolino alla gelateria trasteverina. E la promozione della cultura romana attraverso il gelato – prodotto tipico di ben altre zone – stona un po’. Anche se l’ente Roma Capitale, che tra le altre funzioni gestisce l’assegnazione delle “benedizioni” comunali, fa sapere che «i patrocini sono sempre gratuiti e quasi mai vengono concessi ad attività commerciali: spesso sono i singoli Municipi capitolini a darli in totale autonomia. In ogni caso si tratta sempre di un sostegno morale, e mai materiale da parte delle istituzioni cittadine». Niente soldi, tanto per ripeterlo chiaramente. Di fatto, Roma Capitale respinge la responsabilità dell’assegnazione del patrocinio comunale a Fatamorgana e la riversa sul Municipio I, una delle venti suddivisioni amministrative in cui è organizzata la Città eterna e che rappresenta il centro storico: secondo l’agenzia comunale, almeno in apparenza, non c’erano gli estremi (motivazioni culturali, artistiche o scientifiche) per concedere il patrocinio a Fatamorgana.
A questo punto, si pone una domanda: cos’ha di speciale questa gelateria? «Il nome viene da Taranto, la mia città d’origine, dove c’è una spiaggia famosa che si chiama appunto “Fata morgana”: vista la tipicità del mio prodotto in cui uso molte spezie (dal cardamomo alla cannella) ho deciso di chiamare così il marchio di qualità. Nasco come artigiana del gelato e rimango tale – racconta la Spagnuolo – volevo realizzare un prodotto dove far confluire la mia arte e fantasia, così abbiamo creato un gelato unico, fatto di ingredienti di qualità, puri, senza conservanti e senza additivi». In effetti, le quattro gelaterie Fatamorgana sono conosciute a Roma e la Spagnuolo rappresenta anche un caso di successo dell’imprenditoria femminile nella Capitale: «Nel 2003 ho presentato un progetto al comune di Roma come imprenditoria femminile con la Unionfidi e ho ottenuto parte della copertura delle garanzie iniziali per aprire un laboratorio». Ora, la Spagnuolo ha aperto ben due nuove gelaterie nel 2012 (a Roma sono in totale quattro), una nel Rione Monti e un’altra appunto a Trastevere che ha avuto il gagliardetto comunale: «Non l’ho chiesto, me l’hanno dato loro spontaneamente. Forse perché quell’inaugurazione a luglio era costruita per essere quasi una festa di quartiere». Peccato che in realtà fosse un’iniziativa commerciale, che poco aveva a che vedere con la promozione culturale, artistica o scientifica di Roma. E purtroppo non è stato possibile raggiungere il Municipio I e intervistare il presidente Orlando Corsetti (Partito democratico) per chiedere spiegazioni su questa generosa concessione. Perché nessuno discute il valore qualitativo del gelato di Fatamorgana, ma patrocinare la festa d’inaugurazione di un punto vendita che tra l’altro neanche offre prodotti rigorosamente capitolini, è perlomeno una leggerezza. Oppure il frutto di un miraggio estivo.
di Gianluca Schinaia
www.puntarellarossa.it
Piacere quotidiano
Fatamorgana, la gelateria patrocinata da Roma Capitale
Nessuno discute il valore qualitativo di un prodotto artigianale genuino e senza conservanti. Ma cosa ha di tanto speciale il dolce ritrovo trasteverino, tanto da aver ricevuto il patrocinio del Comune per un giorno, quello della sua inaugurazione?
Sarà stato il caldo, oppure il nome evocativo del luogo prescelto che richiama la forma di un miraggio complesso. Una denominazione significante un inganno ottico che mostra intere città all’orizzonte quando in realtà c’è solo una piccola abitazione: in Italia e all’estero questo fenomeno è conosciuto come Fata morgana. E così questo potrebbe essere accaduto ai funzionari del Municipio I di Roma: un abbaglio o un miraggio causato da Fatamorgana. Solo che quest’ultima non è un’illusione ottica, ma una vera e propria gelateria nata e cresciuta nella capitale e oggi nota per la qualità dei prodotti. A luglio scorso, infatti, per un giorno – e solo per un giorno – la gelateria Fatamorgana di Trastevere ha ricevuto il patrocinio del Comune di Roma, come racconta Maria Agnese Spagnuolo, proprietaria del marchio Fatamorgana: «A fine luglio abbiamo aperto una nuova gelateria a Trastevere: per celebrarla abbiamo fatto una festa di inaugurazione invitando tutto il quartiere e offrendo agli avventori i nostri prodotti. Sì, è vero, in quell’occasione il Comune ci ha patrocinato».
Ora, vale la pena rispolverare le motivazioni per la concessione del patrocinio da parte del comune capitolino: «Il Patrocinio è il riconoscimento ufficiale dell’Amministrazione di Roma Capitale di apprezzamento e di adesione ad iniziative ritenute meritevoli per le loro finalità di promozione culturale, artistica o scientifica, le quali assicurino la possibilità di piena partecipazione a tutti i cittadini, incluse le persone con disabilità». Difficile trovare stringenti ragioni “artistiche o scientifiche” per concedere il patrocinio capitolino alla gelateria trasteverina. E la promozione della cultura romana attraverso il gelato – prodotto tipico di ben altre zone – stona un po’. Anche se l’ente Roma Capitale, che tra le altre funzioni gestisce l’assegnazione delle “benedizioni” comunali, fa sapere che «i patrocini sono sempre gratuiti e quasi mai vengono concessi ad attività commerciali: spesso sono i singoli Municipi capitolini a darli in totale autonomia. In ogni caso si tratta sempre di un sostegno morale, e mai materiale da parte delle istituzioni cittadine». Niente soldi, tanto per ripeterlo chiaramente. Di fatto, Roma Capitale respinge la responsabilità dell’assegnazione del patrocinio comunale a Fatamorgana e la riversa sul Municipio I, una delle venti suddivisioni amministrative in cui è organizzata la Città eterna e che rappresenta il centro storico: secondo l’agenzia comunale, almeno in apparenza, non c’erano gli estremi (motivazioni culturali, artistiche o scientifiche) per concedere il patrocinio a Fatamorgana.
A questo punto, si pone una domanda: cos’ha di speciale questa gelateria? «Il nome viene da Taranto, la mia città d’origine, dove c’è una spiaggia famosa che si chiama appunto “Fata morgana”: vista la tipicità del mio prodotto in cui uso molte spezie (dal cardamomo alla cannella) ho deciso di chiamare così il marchio di qualità. Nasco come artigiana del gelato e rimango tale – racconta la Spagnuolo – volevo realizzare un prodotto dove far confluire la mia arte e fantasia, così abbiamo creato un gelato unico, fatto di ingredienti di qualità, puri, senza conservanti e senza additivi». In effetti, le quattro gelaterie Fatamorgana sono conosciute a Roma e la Spagnuolo rappresenta anche un caso di successo dell’imprenditoria femminile nella Capitale: «Nel 2003 ho presentato un progetto al comune di Roma come imprenditoria femminile con la Unionfidi e ho ottenuto parte della copertura delle garanzie iniziali per aprire un laboratorio». Ora, la Spagnuolo ha aperto ben due nuove gelaterie nel 2012 (a Roma sono in totale quattro), una nel Rione Monti e un’altra appunto a Trastevere che ha avuto il gagliardetto comunale: «Non l’ho chiesto, me l’hanno dato loro spontaneamente. Forse perché quell’inaugurazione a luglio era costruita per essere quasi una festa di quartiere». Peccato che in realtà fosse un’iniziativa commerciale, che poco aveva a che vedere con la promozione culturale, artistica o scientifica di Roma. E purtroppo non è stato possibile raggiungere il Municipio I e intervistare il presidente Orlando Corsetti (Partito democratico) per chiedere spiegazioni su questa generosa concessione. Perché nessuno discute il valore qualitativo del gelato di Fatamorgana, ma patrocinare la festa d’inaugurazione di un punto vendita che tra l’altro neanche offre prodotti rigorosamente capitolini, è perlomeno una leggerezza. Oppure il frutto di un miraggio estivo.
di Gianluca Schinaia
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".