La prima giornata di primarie per scegliere i candidati del centrosinistra a un seggio si è chiusa. Si è votato sabato in nove regioni (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna). Domenica toccherà ad altre 11. In totale 6 mila seggi con 50 mila volontari a gestirli. In flessione i votanti a Torino e in Campania, secondo i primi dati sulle affluenze, rispetto alle primarie per la premiership del centrosinistra. Tiene invece la Lombardia con oltre 80 presenze ai seggi alle ore 17., 10 mila le presenze in Umbria alle 13 di oggi, 23 mila in Calabria. In Toscana le 1200 presenze di Firenze, alle 17, rappresentano il picco più significativo della regione. Intanto interviene Matteo Renzi con un appello al voto, mentre Pierluigi Bersani comincia a scaldare i motori della campagna per le politiche lanciando, via tweet, lo slogan elettorale “l’Italia Giusta”. E presentando sul sito il logo del partito con l’acronimo (Pd) inserito in un cerchio bianco all’interno di un rettangolo color rosso. Nel manifesto il segretario invita a votare Pd il 24 e 25 febbraio. “L’Italia giusta, l’Italia che bisogna costruire e cui gli italiani hanno diritto” ha scritto su Twitter e lo ha fatto lo stesso giorno in cui hanno preso il via le “parlamentarie” del Partito democratico e di Sinistra ecologia e libertà. I cittadini, dopo il candidato premier, ora potranno scegliere anche i candidati all’elezione in Parlamento.
LOMBARDIA – Nonostante il periodo festivo e dopo tre chiamate al voto nell’ultimo mese, sono oltre 80mila i lombardi che si sono recati ai seggi per scegliere i parlamentari del Partito democratico. A riprova della continua affluenza è il dato che riguarda gli elettori di Milano e provincia: alle ore 18 di sabato, nei 210 seggi hanno votato oltre 25mila elettori. L’affluenza risulta essere maggiore in provincia rispetto alla città. Questa, come ricorda il Pd Lombardia in una nota, è già la quarta consultazione primaria per i cittadini della Lombardia, che si sono recati alle urne sia (due volte) per le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato premier sia per quelle per la scelta del candidato presidente della Regione Lombardia.
PIEMONTE – Urne aperte a Torino e nelle altre province piemontesi, ma è bassa l’affluenza. Alle 18 nel capoluogo e nella provincia hanno votato oltre 15mila elettori, il 18% di quelli che alla stessa ora avevano votato al ballottaggio del 2 dicembre tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. In città si sono recati ai seggi oltre 6800 elettori. In tutta la regione sono stati allestiti 368 seggi che vedono in lizza 61 candidati. A Torino città gli iscritti hanno a disposizione 37 seggi, mentre in provincia sono 129. In corsa 20 candidati, tra cui 8 parlamentari uscenti.
CAMPANIA – Affluenza bassa a Napoli città, più alta invece in provincia con oltre 30mila elettori alle ore 18, circa il 50% rispetto alle primarie per il candidato premier. Nei seggi cittadini il voto si sta svolgendo senza problemi: si registra un’affluenza ovviamente più bassa rispetto alle primarie per il candidato premier di due settimane fa. Soccavo e Fuorigrotta i quartieri cittadini in cui la partecipazione è stata più forte, mentre al Vomero l’affluenza è stata piuttosto bassa. Più alta, invece, l’affluenza in provincia, soprattutto nelle città che esprimono un candidato proveniente dal territorio stesso. Dati migliori in provincia, soprattutto nei Comuni che esprimono un candidato. In particolare la risposta degli elettori è stata più forte a Portici, Melito e GiuglianoNel collegio Campania 1 i candidati sono 31. In tutta la regione sono circa 3000 i volontari impegnati nei circa 500 seggi. Non sono mancate alcune polemiche alla vigilia, con la protesta di alcuni sindaci che sono stati esclusi dalla competizione e che hanno fatto notare alla segreteria nazionale come i consiglieri regionali abbiano invece avuto la possibilità di candidarsi.
CALABRIA – Sono circa 23mila i calabresi che alle 13 si sono già recati a votare. Sono circa 5000 i partecipanti in provincia di Reggio Calabria, 8700 in provincia di Cosenza, 3100 in provincia di Vibo Valentia, 3600 in provincia di Catanzaro e 2600 in provincia di Crotone. Se questa tendenza sarà confermata, sottolinea il Pd, “è presumibile che a fine giornata il dato di partecipazione possa sfondare il tetto del 50% con oltre 50mila partecipanti al primo turno delle primarie per la premiership del 25 novembre 2012”. Si tratta di un dato di partecipazione “di straordinario rilievo, considerato che le primarie del 25 novembre hanno visto la partecipazione degli elettori di tutto il centrosinistra e non solo del Pd, e che le primarie del Pd per i parlamentari si stanno tenendo nel pieno delle festività natalizie e dopo una fase organizzativa di pochissimi giorni”.
LIGURIA – Sono stati oltre 10mila i votanti che si sono presentati fino alle 17 ai 95 seggi genovesi per scegliere la rosa di candidati del Pd per le prossime elezioni politiche. Alla stessa ora in occasione del voto per il primo turno per le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato premier avevano votato 36mila persone. In corsa ci sono 13 candidati, 8 donne e 5 uomini, per cinque nomi eleggibili. Tra questi ci sono il segretario regionale Lorenzo Basso, il deputato Mario Tullo e la senatrice Roberta Pinotti.
UMBRIA – In circa 10mila, a metà pomeriggio, hanno votato nei 240 seggi del Pd dell’Umbria (180 in provincia di Perugia) per i 13 candidati alle primarie per Camera e Senato. Si tratta di circa il 14 per cento rispetto agli oltre 70mila che avevano partecipato alle primarie per il candidato premier.
ALTO ADIGE – Sono 1000 i votanti che, alle 17, hanno partecipato alle primarie. In provincia di Bolzano i seggi sono sei: tre nel capoluogo e tre a Laives, Merano e Bressanone. Gli aspiranti candidati sono cinque: Ferdinando Biague, Franca Berti, Pietro Calò, Luisa Gnecchi, Emiliano Lutteri. Fra essi sarà scelto chi entrerà nella lista per la circoscrizione che comprende anche la provincia di Trento. Le votazioni si sono svolte in modo regolare: solo in un paio di casi sono stati respinti elettori non iscritti che non avevano partecipato alle primarie del centrosinistra.
ABRUZZO – L’affluenza sembra essere piuttosto bassa. Alle 17 i votanti sono circa 17mila, di cui circa 4900 i votanti nel Teramano, 4600 nell’Aquilano, 4000 nel Chietino e 3500 in Provincia di Pescara. In occasione della votazione per il candidato premier, alla stessa ora i votanti erano stati 42.000 al primo turno e 37.500 al ballottaggio. La situazione è tranquilla: non si registrano code, come avvenuto per la scelta del candidato premier, e neppure polemiche o episodi particolari. In lista ci sono complessivamente 37 candidati, tra cui quattro parlamentari uscenti, che concorreranno per la composizione della lista regionale dei candidati democratici a Camera e Senato: dieci sono espressione dell’area chietina, dieci di quella pescarese, dieci di quella teramana e sette dell’area aquilana. Circa 2000, in tutta la regione, i volontari impegnati nell’organizzazione e nello svolgimento delle primarie.
MOLISE – Anche qui primarie sottotono, rispetto a quelle di qualche settimana fa. I seggi aperti sono complessivamente 44 (poco più della metà rispetto alle consultazioni per la scelta del candidato premier). L’affluenza è in netto calo. A Campobasso alle 17 hanno votato circa 400 persone. I candidati sono complessivamente otto. In provincia di Campobasso corrono Paola Calenda, Giovanni Di Stasi (ex presidente della Regione), Luca Iosue, Roberto Ruta (ex parlamentare), Alessandra Salvatore, Laura Venittelli. In provincia di Isernia sono invece candidati Danilo Leva (segretario regionale del Partito) e Maria Antonietta Conti.
TOSCANA – E’ a Firenze, con 1200 votanti, dove si è raggiunta la maggiore affluenza in Toscana ai seggi per le primarie di Sel. A spiegarlo è il coordinatore regionale del partito Giuseppe Brogi, specificando che i dati sono riferiti alle ore 17. Secondo Brogi, una buona affluenza è stata registrata anche a Massa Carrara, Siena, Pisa e Grosseto e si va da un minimo di 300 votanti a Prato fino al massimo del dato fiorentino. “Già organizzare 200 seggi in tutta la regione – ha commentato – è stata un’impresa. Sono primarie fatte in fretta e furia e sarà impossibile anche per il Pd ripetere l’exploit di qualche settimana fa”.
Politica
Primarie Pd e Sel, urne chiuse: affluenza in calo. Domenica al voto altre 11 regioni
Pierluigi Bersani comincia a scaldare i motori della campagna per le politiche lanciando, via tweet, lo slogan elettorale "l'Italia Giusta". E presentando sul sito il logo del partito con l’acronimo (Pd) inserito in un cerchio bianco all’interno di un rettangolo color rosso
La prima giornata di primarie per scegliere i candidati del centrosinistra a un seggio si è chiusa. Si è votato sabato in nove regioni (Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna). Domenica toccherà ad altre 11. In totale 6 mila seggi con 50 mila volontari a gestirli. In flessione i votanti a Torino e in Campania, secondo i primi dati sulle affluenze, rispetto alle primarie per la premiership del centrosinistra. Tiene invece la Lombardia con oltre 80 presenze ai seggi alle ore 17., 10 mila le presenze in Umbria alle 13 di oggi, 23 mila in Calabria. In Toscana le 1200 presenze di Firenze, alle 17, rappresentano il picco più significativo della regione. Intanto interviene Matteo Renzi con un appello al voto, mentre Pierluigi Bersani comincia a scaldare i motori della campagna per le politiche lanciando, via tweet, lo slogan elettorale “l’Italia Giusta”. E presentando sul sito il logo del partito con l’acronimo (Pd) inserito in un cerchio bianco all’interno di un rettangolo color rosso. Nel manifesto il segretario invita a votare Pd il 24 e 25 febbraio. “L’Italia giusta, l’Italia che bisogna costruire e cui gli italiani hanno diritto” ha scritto su Twitter e lo ha fatto lo stesso giorno in cui hanno preso il via le “parlamentarie” del Partito democratico e di Sinistra ecologia e libertà. I cittadini, dopo il candidato premier, ora potranno scegliere anche i candidati all’elezione in Parlamento.
LOMBARDIA – Nonostante il periodo festivo e dopo tre chiamate al voto nell’ultimo mese, sono oltre 80mila i lombardi che si sono recati ai seggi per scegliere i parlamentari del Partito democratico. A riprova della continua affluenza è il dato che riguarda gli elettori di Milano e provincia: alle ore 18 di sabato, nei 210 seggi hanno votato oltre 25mila elettori. L’affluenza risulta essere maggiore in provincia rispetto alla città. Questa, come ricorda il Pd Lombardia in una nota, è già la quarta consultazione primaria per i cittadini della Lombardia, che si sono recati alle urne sia (due volte) per le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato premier sia per quelle per la scelta del candidato presidente della Regione Lombardia.
PIEMONTE – Urne aperte a Torino e nelle altre province piemontesi, ma è bassa l’affluenza. Alle 18 nel capoluogo e nella provincia hanno votato oltre 15mila elettori, il 18% di quelli che alla stessa ora avevano votato al ballottaggio del 2 dicembre tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. In città si sono recati ai seggi oltre 6800 elettori. In tutta la regione sono stati allestiti 368 seggi che vedono in lizza 61 candidati. A Torino città gli iscritti hanno a disposizione 37 seggi, mentre in provincia sono 129. In corsa 20 candidati, tra cui 8 parlamentari uscenti.
CAMPANIA – Affluenza bassa a Napoli città, più alta invece in provincia con oltre 30mila elettori alle ore 18, circa il 50% rispetto alle primarie per il candidato premier. Nei seggi cittadini il voto si sta svolgendo senza problemi: si registra un’affluenza ovviamente più bassa rispetto alle primarie per il candidato premier di due settimane fa. Soccavo e Fuorigrotta i quartieri cittadini in cui la partecipazione è stata più forte, mentre al Vomero l’affluenza è stata piuttosto bassa. Più alta, invece, l’affluenza in provincia, soprattutto nelle città che esprimono un candidato proveniente dal territorio stesso. Dati migliori in provincia, soprattutto nei Comuni che esprimono un candidato. In particolare la risposta degli elettori è stata più forte a Portici, Melito e GiuglianoNel collegio Campania 1 i candidati sono 31. In tutta la regione sono circa 3000 i volontari impegnati nei circa 500 seggi. Non sono mancate alcune polemiche alla vigilia, con la protesta di alcuni sindaci che sono stati esclusi dalla competizione e che hanno fatto notare alla segreteria nazionale come i consiglieri regionali abbiano invece avuto la possibilità di candidarsi.
CALABRIA – Sono circa 23mila i calabresi che alle 13 si sono già recati a votare. Sono circa 5000 i partecipanti in provincia di Reggio Calabria, 8700 in provincia di Cosenza, 3100 in provincia di Vibo Valentia, 3600 in provincia di Catanzaro e 2600 in provincia di Crotone. Se questa tendenza sarà confermata, sottolinea il Pd, “è presumibile che a fine giornata il dato di partecipazione possa sfondare il tetto del 50% con oltre 50mila partecipanti al primo turno delle primarie per la premiership del 25 novembre 2012”. Si tratta di un dato di partecipazione “di straordinario rilievo, considerato che le primarie del 25 novembre hanno visto la partecipazione degli elettori di tutto il centrosinistra e non solo del Pd, e che le primarie del Pd per i parlamentari si stanno tenendo nel pieno delle festività natalizie e dopo una fase organizzativa di pochissimi giorni”.
LIGURIA – Sono stati oltre 10mila i votanti che si sono presentati fino alle 17 ai 95 seggi genovesi per scegliere la rosa di candidati del Pd per le prossime elezioni politiche. Alla stessa ora in occasione del voto per il primo turno per le primarie del centrosinistra per scegliere il candidato premier avevano votato 36mila persone. In corsa ci sono 13 candidati, 8 donne e 5 uomini, per cinque nomi eleggibili. Tra questi ci sono il segretario regionale Lorenzo Basso, il deputato Mario Tullo e la senatrice Roberta Pinotti.
UMBRIA – In circa 10mila, a metà pomeriggio, hanno votato nei 240 seggi del Pd dell’Umbria (180 in provincia di Perugia) per i 13 candidati alle primarie per Camera e Senato. Si tratta di circa il 14 per cento rispetto agli oltre 70mila che avevano partecipato alle primarie per il candidato premier.
ALTO ADIGE – Sono 1000 i votanti che, alle 17, hanno partecipato alle primarie. In provincia di Bolzano i seggi sono sei: tre nel capoluogo e tre a Laives, Merano e Bressanone. Gli aspiranti candidati sono cinque: Ferdinando Biague, Franca Berti, Pietro Calò, Luisa Gnecchi, Emiliano Lutteri. Fra essi sarà scelto chi entrerà nella lista per la circoscrizione che comprende anche la provincia di Trento. Le votazioni si sono svolte in modo regolare: solo in un paio di casi sono stati respinti elettori non iscritti che non avevano partecipato alle primarie del centrosinistra.
ABRUZZO – L’affluenza sembra essere piuttosto bassa. Alle 17 i votanti sono circa 17mila, di cui circa 4900 i votanti nel Teramano, 4600 nell’Aquilano, 4000 nel Chietino e 3500 in Provincia di Pescara. In occasione della votazione per il candidato premier, alla stessa ora i votanti erano stati 42.000 al primo turno e 37.500 al ballottaggio. La situazione è tranquilla: non si registrano code, come avvenuto per la scelta del candidato premier, e neppure polemiche o episodi particolari. In lista ci sono complessivamente 37 candidati, tra cui quattro parlamentari uscenti, che concorreranno per la composizione della lista regionale dei candidati democratici a Camera e Senato: dieci sono espressione dell’area chietina, dieci di quella pescarese, dieci di quella teramana e sette dell’area aquilana. Circa 2000, in tutta la regione, i volontari impegnati nell’organizzazione e nello svolgimento delle primarie.
MOLISE – Anche qui primarie sottotono, rispetto a quelle di qualche settimana fa. I seggi aperti sono complessivamente 44 (poco più della metà rispetto alle consultazioni per la scelta del candidato premier). L’affluenza è in netto calo. A Campobasso alle 17 hanno votato circa 400 persone. I candidati sono complessivamente otto. In provincia di Campobasso corrono Paola Calenda, Giovanni Di Stasi (ex presidente della Regione), Luca Iosue, Roberto Ruta (ex parlamentare), Alessandra Salvatore, Laura Venittelli. In provincia di Isernia sono invece candidati Danilo Leva (segretario regionale del Partito) e Maria Antonietta Conti.
TOSCANA – E’ a Firenze, con 1200 votanti, dove si è raggiunta la maggiore affluenza in Toscana ai seggi per le primarie di Sel. A spiegarlo è il coordinatore regionale del partito Giuseppe Brogi, specificando che i dati sono riferiti alle ore 17. Secondo Brogi, una buona affluenza è stata registrata anche a Massa Carrara, Siena, Pisa e Grosseto e si va da un minimo di 300 votanti a Prato fino al massimo del dato fiorentino. “Già organizzare 200 seggi in tutta la regione – ha commentato – è stata un’impresa. Sono primarie fatte in fretta e furia e sarà impossibile anche per il Pd ripetere l’exploit di qualche settimana fa”.
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Milano, 12 feb. (Adnkronos) - Il conto in Olanda dove sono stati sequestrati i soldi versati da Massimo Moratti, nell'ambito di una truffa in cui è stato usato il nome del ministro della Difesa Massimo Crosetto, risulta intestato a più persone straniere su cui ora sono in corso gli accertamenti per verificarne l'esistenza e anche per capire eventuali collegamenti con altri soggetti. E' quanto si apprende da fonti investigative.
In particolare, da quanto emerge, sul conto olandese risultano versati i 980mila euro della truffa al presidente di Saras, soldi che il gruppo avrebbe tentato di spostare altrove, ma la tempistica non ha giocato a loro favore e il 'congelamento' del denaro è arrivato prima.
In attesa degli esiti delle rogatorie, si attendono già domani, in procura a Milano si continua a lavorare anche sui numeri telefonici usati per mettere a segno i plurimi tentativi di truffa - ora usando il nome del ministro o del suo staff - nei confronti del gotha dell'imprenditoria e della finanza.
Roma, 12 feb. (Adnkronos) - Sicurezza negli stadi, contrasto alla criminalità e prevenzione dei comportamenti illeciti. Sono le tematiche al centro del tavolo presieduto dai ministri dell’Interno e per lo Sport e i giovani, Matteo Piantedosi e Andrea Abodi che hanno incontrato i presidenti di Figc Gabriele Gravina, Lega serie A, Ezio Simonelli, Lega nazionale professionisti serie B, Paolo Bedin, Lega italiana calcio professionistico, Matteo Marani, Lega nazionale dilettanti, Giancarlo Abete. Presenti anche il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il capo della Polizia, Vittorio Pisani e il presidente dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, Mario Improta.
La riunione è stata l’occasione per proseguire il confronto già avviato su proposte e iniziative da mettere in campo congiuntamente. L’obiettivo rimane quello di tutelare le tifoserie sane e di individuare in maniera chirurgica coloro che vanno allo stadio per attuare comportamenti criminali e violenti, assicurando un ambiente più sicuro e vivibile per tutti gli appassionati. Il tavolo ha anche discusso di azioni concrete per contrastare le scommesse illegali e per arginare il fenomeno della pirateria audiovisiva, sanzionando i fruitori dei contenuti illegali. Prossimo incontro tra un mese. Così una nota congiunta dei ministri dell'Interno e per lo Sport e i giovani.
Londra, 12 feb. (Adnkronos) - Non sarà consentito l'alcol ai Mondiali del 2034 in Arabia Saudita. Lo ha dichiarato l'ambasciatore saudita nel Regno Unito, il principe Khalid bin Bandar Al Saud. I tifosi che assisteranno al torneo non potranno trovare bevande alcoliche negli hotel, nei ristoranti o negli stadi. L'Arabia Saudita è un paese differente dal Qatar, dove l'alcol era disponibile in alcuni posti durante i Mondiali del 2022, e non ci saranno eccezioni per questo torneo. "Al momento, non consentiamo l'alcol", ha detto Al Saud a LBC.
"Ci si può divertire molto senza alcol, non è necessario al 100% e se vuoi bere dopo essere andato via, sei il benvenuto, ma al momento non abbiamo alcol. Un po' come il nostro clima, è un paese secco". L'Arabia Saudita è stata confermata come paese ospitante della Coppa del Mondo a dicembre, nonostante le preoccupazioni sui diritti umani. Alla domanda se i tifosi gay di calcio sarebbero stati al sicuro nel paese, Al Saud ha aggiunto: "Daremo il benvenuto a tutti in Arabia Saudita. Non è un evento saudita, è un evento mondiale. E in larga misura, daremo il benvenuto a chiunque voglia venire".
Roma, 12 feb. (Adnkronos) - Le attiviste del Referendum Cittadinanza hanno lanciato un appello via social alle artiste e agli artisti che in questi giorni si esibiranno sul palco del Festival di Sanremo: dire Sì all’Italia che riconosce tutte le sue figlie e tutti i suoi figli direttamente dall’Ariston. La cantante Giorgia e Brunori Sas sono stati i primi a rispondere all'appello e, insieme alle attiviste di ActionAid Utibe Joseph e Kejsi Hodo, hanno cantato il celebre brano di Toto Cutugno L'Italiano.
Gli artisti, poi, hanno ricevuto in dono un ciuccio con un nastrino tricolore da portare con sé sul palco, come simbolo di tutti quei figli e figlie d'Italia che non hanno ancora il riconoscimento della cittadinanza. Il referendum cittadinanza ha ricevuto l'ok dalla Corte Costituzionale lo scorso 20 gennaio insieme agli altri 4 quesiti sul lavoro promossi dalla Cgil. Andrà al voto in primavera.
Dopo la bocciatura del quesito sull'Autonomia la sfida del quorum si fa più ardua, ed è per questo che i promotori partono proprio dal più popolare spettacolo televisivo italiano per richiamare l'attenzione del Paese sull'appuntamento referendario. Il referendum cittadinanza è stato promosso da +Europa, Possibile, Dalla Parte Giusta della Storia, ActionAid, Libera, Arci, Italiani senza Cittadinanza, Conngi, insieme a una grande rete di oltre 70 organizzazioni.
Milano, 12 feb. (Adnkronos) - La competenza territoriale si radica a Milano, da qualunque lato si inquadri la questione. Lo sostiene la Cassazione nelle motivazioni sul caso Visibilia che vede indagata, tra gli altri, la ministra del Turismo Daniela Santanchè con l'ipotesi di truffa aggravata all'Inps in relazione alla cassa integrazione nel periodo Covid. Nel provvedimento, che segue la decisione dello scorso 29 gennaio, si rigetta la richiesta della difesa di considerare singole ipotesi di truffa (e non una truffa continuata) e di radicare la competenza a Roma.
Per il collegio della seconda sezione penale presieduta da Anna Petruzzellis - chiamato a rispondere alla questione sollevata dalla giudice delle indagini preliminari di Milano Tiziana Gueli - dato che la procura meneghina ha rilevato che l'ultima erogazione dei contributi è stata pagata a un dipendente in una banca nel Milanese, "deve essere affermata la competenza territoriale del Tribunale di Milano". Nell'indagine, coordinata dai pubblici ministeri Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, risultano coinvolti 13 dipendenti delle due società indagate, Visibilia Concessionaria srl e Visibilia Editore spa, che sarebbero stati messi in cassa integrazione a zero ore senza saperlo (e quindi continuando a lavorare) causando un 'danno' di oltre 126 mila euro versati dall'Inps.
"La soluzione - si legge nella decisione della Cassazione - non cambia nel caso in cui si voglia ancorare la competenza territoriale al momento della richiesta della cassa integrazione, posto che dalla documentazione prodotta in atti risulta che la richiesta è stata inviata alla sede Inps di Milano e che sempre la sede Inps di Milano ha autorizzato la cassa integrazione". Infine, a rafforzare la competenza territoriale il fatto che "avendo le società sede a Milano, il delitto di truffa si è comunque consumato a Milano, al momento della acquisizione dell’ingiusto profitto da parte delle società, che si realizza in concomitanza con la percezione dei contributo da parte dei lavoratori". L'udienza preliminare sul caso Visibilia riprenderà come da calendario il 26 marzo prossimo.
Roma, 12 feb. (Adnkronos) - L'aula della Camera ha approvato la proposta di legge recante 'modifiche alla disciplina della Fondazione Ordine costantiniano di San Giorgio di Parma'. I voti favorevoli sono stati 140, 84 quelli contrari e 3 gli astenuti.
Roma, 12 feb. (Adnkronos) - "Ho visto Sanremo ieri sera, erano anni che non lo vedevo, ma sono rimasto sveglio fino alle 2 per vedermelo tutto. Mi è piaciuto per la qualità espressa, è una vetrina italiana vera. Come ha detto Jovanotti è un po’ come Natale, capodanno, carnevale". Filippo Ricci, direttore creativo della Stefano Ricci Spa, ha commentato così con l'Adnkronos la prima serata del 75esimo Festival di Sanremo e gli outfit del conduttore Carlo Conti creati dalla maison.
Che emozione è stata vedere Carlo Conti con i vostri abiti in apertura del 75esimo Festival della Canzone italiana?
"Siamo abituati a palcoscenici internazionali, ma è la prima volta che saliamo con rispetto sul palco dell'Ariston, tra l'altro con il conduttore e direttore, e quindi è stata una bella emozione. Ero un po' in apprensione che questo outfit gli tornasse bene addosso in una serata movimentata. E' fatto tutto al 100% in Italia, su misura per Carlo, e c'è stato dietro un lavoro di ricerca, insieme a lui, dei tessuti e della costruzione dei modelli in questi mesi, quindi è stato parte proattiva della ricerca e dello sviluppo degli outfit per queste cinque serate", ha spiegato Filippo Ricci.
Che idea avete avuto nello sviluppo degli outfit? Ne utilizzerà uno a serata?
"L'idea che abbiamo avuto, sin dall'inizio, è stata quella di fare un percorso di sartorialità. Noterete che sono tutti outfit abbastanza rigorosi, anche se la qualità dei tessuti conferisce un senso di morbidezza. L'idea era di dare un concetto di eleganza senza tempo perché Sanremo appartiene alla cultura del Paese. Poi ieri sera abbiamo giocato con il colore, il midnight blu, questo blu notte che è ben diverso dal classico nero, anche se ci saranno degli outfit scuri in seguito. Non conosco la sequenza, visto che la deciderà lui con il proprio staff ogni sera. Sono tutti pronti e a disposizione, con un nostro sarto dedicato dietro le quinte. Carlo ha più scelte, ma credo userà un outfit a serata perché da quello che ho visto ieri, nel movimento veloce tra uno spazio e l'altro credo che voglia mantenere un ritmo serrato per le tempistiche sceniche sue".
Quali emozioni ci sono state durante la prima serata del Festival?
"E' stato bello vedere Papa Francesco e ascoltare il suo messaggio, credo che sia la prima volta nella storia del Festival, quindi anche solo quella è stata un'immagine potente. Poi Jovanotti ha provocato una scarica d’energia positiva, da re dell'entertainment", ha spiegato il direttore creativo della Stefano Ricci Spa.
Carlo Conti era preoccupato di non riuscire a valorizzare la classe e la modernità degli smoking, ci è riuscito?
"Ci è riuscito assolutamente, ha un bel portamento, e gli ho detto 'sei proprio un bel modello'. E' un uomo che sa stare sul palcoscenico e vestire dei capi sartoriali. Quello di ieri non era un capo semplicissimo, è una giacca smoking in velluto blu, tra l'altro quello è un jersey di velluto, quindi più morbido, ma lo vestiva molto bene, con i tre pezzi, e sotto aveva un gilet in lana coordinato con il pantalone mohair. Abbiamo voluto fare proprio il tocco estremo di sartorialità con tutto il bordino in raso che è stato fatto su tutto il revere. L'idea era quella di rispettare un percorso abbastanza classico della sartorialità italiana e fiorentina, perché se si va a vedere la spalla, è una vecchia scuola fiorentina il modo di realizzarla in maniera morbida, quindi la giacca è molto leggera".
Queste sera la seconda serata con nuove sorprese?
"Gli abiti sono smoking oppure giacche da cocktail, quindi ci sarà un'alternanza dove Carlo ha possibilità di scelta anche tra cravatta o papillon. Ci hanno scritto in molti sui social, anche dall’estero a conferma di una vetrina internazionale come Sanremo, proprio per avere questa informazione, ed è molto divertente. La cosa interessante è che ci arrivano messaggi da tutto il mondo, perché è il Festival della canzone italiana, è italianissimo, ma lo guardano in America, lo guardano gli italo-americani, lo guardano in Sud America, lo guardano a Est, e comunque la visibilità internazionale è importante. Questo è un palcoscenico di italianità che richiama la musica italiana in generale ma non solo", ha spiegato Filippo Ricci la cui maison vende in tutto il mondo.
I nostri mercati principali?
"Noi produciamo tutto in Italia, ma in Italia vendiamo poco. Noi vendiamo a clienti in tutto il mondo, con le nostre 82 boutique e in Italia ne abbiamo due a Firenze dove è anche la sede dell'azienda, due a Milano, uno a Porto Cervo. Tra i mercati più importanti gli Stati Uniti, le capitali del continente europeo come Londra e Parigi, al Middle East, Dubai, fino alla Cina. A Carlo Conti abbiamo fornito tutto l'outfit, dalle scarpe, alle camicie, e abbiamo anche fatto diversi capi sportivi per le conferenze stampa e gli altri impegni del Festival. Dalle giacche in maglia sportive con le sneaker più casual e abbiamo lavorato insieme per fargli provare un po' di tessuti anche particolari"ha concluso Filippo Ricci. (di Emanuele Rizzi)