Giuseppina Torrielli, 81 anni, a partire dal 1982 ha lavorato prima nel partito Radicale e poi nel Gruppo Federalista Europeo, venendo retribuita come lavoratrice autonoma oppure più spesso in nero, fino al licenziamento in tronco avvenuto nell'aprile del '94. Il legale della donna ha dato avvio alla procedura di pignoramento
Marco Pannella è stato ed è un paladino dei diritti civili da sempre. Sorprende così la notizia di cronaca giudiziaria che lo riguarda e che viene riportata dalle principali agenzie di stampa. Ovvero la sentenza che lo obbliga a risarcire una collaboratrice cui non sarebbero stati pagati neanche i contributi.
Non c’è soltanto il problema del sovraffollamento delle carceri italiane a preoccupare il leader storico dei Radicali. Da qualche settimana, a turbare i sonni del leader radicale c’è la causa intentata e vinta da una signora di 81 anni, Giuseppina Torrielli, che a partire dal 1982 ha lavorato prima nel partito Radicale e poi nel Gruppo Federalista Europeo, venendo retribuita come lavoratrice autonoma oppure più spesso in nero, fino al licenziamento in tronco avvenuto nell’aprile del ’94.
E’ stata necessaria una battaglia giudiziaria di quasi 19 anni perché alla signora Torrielli, segretaria per 10 ore al giorno e sei giorni la settimana nei vari uffici del partito con un’attenzione ai problemi della vita carceraria tanto da curare la corrispondenza dei detenuti oltre a gestire la posta personale di Pannella, venisse riconosciuto che il suo era un lavoro subordinato. Ecco perché la sezione lavoro e previdenza della corte di Appello di Roma ha stabilito che Pannella, come presidente del partito, deve pagare all’anziana donna 71mila euro a titolo di mancati pagamenti: somma che, con la rivalutazione e gli interessi, supera i 250mila euro, comprensivi del risarcimento per l’omesso versamento dei contributi assicurativi e previdenziali. Soldi che Pannella non sembra in grado di poter versare se è vero che il suo avvocato ha tentato una transazione proponendo alla controparte il saldo a rate di metà della cifra oggetto del contenzioso in cambio della rinuncia all’impugnazione della sentenza. La Torrielli, però, sempre essere più tenace del suo ex datore di lavoro e ha tutta l’intenzione di pretendere quella somma. Il suo legale, infatti, proprio in questi giorni, ha dato avvio al pignoramento presso terzi in danno di Pannella per l’importo totale di 256.420,82 euro.