Che i videogiochi nel lungo periodo abbiano degli effetti – positivi o negativi – sui ragazzi che ci giocano, è risaputo. Una recente ricerca dell’Università di Grenoble su un gruppo di studenti ha dimostrato come questi, più tempo passano con i videogiochi violenti, più diventano ostili. Al contrario, videogiochi come Re-Mission e Packy&Marlon aiutano i bambini diabetici o malati di cancro, stimolandone umore, metabolismo e circuiti neuronali. Smiley, promosso in alcune scuole catanesi, insegna ai ragazzi a cavarsela di fronte a un bullo e ad affrontare razzismo e discriminazioni.
Ma alla lunga che effetti hanno sulle bambine i videogiochi che si rivolgono espressamente a loro? Bisognerebbe iniziare a chiederselo, visto che la metà delle bambine tra gli 8 e i 12 anni cerca giochi on line, stando a un sondaggio condotto negli Stati Uniti tra il 2011 e marzo 2012 da GirlsGoGames.com, la piattaforma internazionale di giochi online per ragazze, che ha interpellato per l’occasione 7 milioni e 600mila visitatrici. Girlsgogames, di proprietà dell’olandese Spil Games, che vanta 85 milioni di giocatrici femmine ogni mese, ha anche una versione italiana, Girlsgogames.it, il primo sito che compare digitando su Google “giochi per ragazze gratis”.
Il gioco di punta, nella sezione chiamata “Creatività”, si chiama “Pazza per lo shopping” ed esiste in più versioni: New York, Parigi, Hawaii e Natale. La missione della protagonista è comprare abiti, avendo a disposizione un budget iniziale, che è possibile rimpinguare lavorando (mentre si lavora, però, si sospende il gioco). Un impiego in tribunale, in cambio di 115 dollari, obbliga a 2 ore di lavoro. In soli 10 minuti, invece, lavorando in un edificio con su scritto “Top models”, si guadagnano ben 70 euro. In ogni caso, il budget si rinnova automaticamente ogni giorno, quindi: perché lavorare?
Il gioco “Un nuovo look per la secchiona” presenta invece una bambina occhialuta con un libro davanti. Sulla maglietta ha disegnato un atomo. Ha le codine, le doppie punte e le borse sotto gli occhi. Il gioco consiste nel truccarla e acconciarla. Alla fine, il videogame accosta la versione secchiona a quella nuova, che, nel frattempo, ha perso la maglietta e si esibisce in reggiseno.
Nella sezione “Avventura” troviamo i “Giochi di baci”, tutti diversi ma con un solo obiettivo: baciare un ragazzo. In “Gym Love”, ad esempio, l’ambientazione è una palestra, in cui tre coppie (eterosessuali) devono baciarsi senza farsi vedere. Da notare l’abbinamento: un uomo bianco con una donna bianca, un nero con una nera e un ragazzo obeso che, indovinate?, si accompagna con una giovane obesa.
“Charming Girls”, poi, ti sfida a diventare “la ragazza più affascinante della città”. Come? “Flirtando con un ragazzo” e non facendoti “soffiare il ragazzo da un’altra”. Ma attenzione: si perdono punti se si flirta con i tipi “sbagliati”, cioè un punk e un ragazzo con gli occhiali.
Per aspiranti giornaliste c’è il videogioco “Crea la tua rivista”, che chiede alle bambine: “Tratterà di moda, musica, personaggi famosi o gossip? A te la scelta!”.
Sulla stessa linea gli altri siti più cliccati: giochiperragazze.com ripropone trucco, shopping, manicure e pedicure, servizio ai tavoli, cucina, pettinature, baby sitting e decorazioni. Qualcosa di diverso aggiunge universodelgioco.it nella sua sezione ragazze: abiti da sposa, personaggi famosi e animaletti.