“Due colpi di pistola alle gambe e se continua a scrivere un colpo alla testa che gli passa la voglia”, “Sanno tutto, scrivono di tutti”, “vanno lasciati perdere per un paio d’anni per eliminarli dopo”. Dicono così i protagonisti delle intercettazioni dell’inchiesta ‘La Svolta’ che ha colpito la ‘ndrangheta in Liguria.
Messaggio chiaro: Christian Abbondanza e Marco Ballestra rischiano la pelle. Anche perché sono soli. Niente protezione per loro.
Comincia così l’articolo (che è più un grido di allarme) di Ferruccio Sansa su Il Fatto Quotidiano nel numero della vigilia di Natale; del ‘bandito Christian‘ ne abbiamo parlato e ne parliamo da un po’ cercando di sostenere le sue denunce che risultano antipatiche e spigolose come sono spigolosi i rompipalle per vocazione. Vocazionista dell’antimafia più che professionista, si dovrebbe dire.
Se c’è qualcosa che a Christian va riconosciuto (da sempre) è l’amore per i dati, i confronti, i passaggi, le date e i collegamenti: merce rara in un movimento antimafia che rischia di diventare sociologico credendo di potersi bastare senza scendere nei dettagli investigativi e nella mappatura dei ‘cattivi’ oltre alla memoria dei ‘buoni’, soprattutto se i ‘cattivi’ sono sani, operativi e politicamente accolti nei loro territori.
So già (succede che me lo ricordino nei commenti ogni volta che ne scrivo) che Christian Abbondanza e la Casa della Legalità sono considerati scomodi anche da voci autorevoli dell’antimafia a cui sono molto legato (ne parla Savona News qui e risponde direttamente l’associazione qui) ma credo che il punto che oggi ci deve interessare sia un altro: la memoria antimafia deve essere abbastanza contemporanea da sfociare nella vigilanza per essere utile. E su questo credo non sia difficile essere uniti.
Oggi la Casa della Legalità decide di pubblicare uno dei loro Quaderni dell’Attenzione che contiene la raccolta (oltre 200 pagine), dal 2010 – 2012, delle pubblicazioni dedicata alla famiglia Fotia ed alle loro imprese (il file è allegato). Qui il link per scaricare il volume [5,27 Mb].
La Nota Introduttiva al volume:
Questa è una raccolta dei testi sui Fotia scritti e pubblicati tra il 2010 ed il 2012.
Molti di questi articoli hanno anche dato spunto ad attività investigative e giudiziarie e rotto il silenzio che avvolgeva la famiglia Fotia nonostante gli Atti parlassero da tempo chiaramente.
Tutte le pubblicazioni si fondando su fatti di rilievo pubblico indiscutibile, ed informazioni pubbliche relative ai Fotia ed alle loro società.
Tra le fonti ufficiali utilizzate vi sono Atti Giudiziari (Sebastiano Fotia, Pietro Fotia, SCAVO-TER, Mario Versaci, indagine MAGLIO 3 e LA SVOLTA, TAR); Relazioni e Rapporti della Procura Nazionale Antimafia, DIA, Commissione Parlamentare Antimafia;
Informative ROS e Polizia di Stato.
Sono stati inoltre richiamati articoli di stampa nonché documenti contabili e visure camerali delle imprese dei Fotia, oltre a delibere e determine di Enti Locali.
E’ una verità scomoda che qualcuno, oltre a loro, vuole oscurare, con una vera e propria censura. Da un lato hanno tentato di fermarci con intimidazioni palesi, dall’altro con azioni legali a raffica volte sempre a cercare di farci tacere. Hanno tentato aggressioni e delegittimazioni di ogni genere… ma noi non abbiamo mai ceduto!
Noi non chiniamo il capo, altri sì, lo hanno fatto e lo continueranno a fare. Per noi conta la verità dei fatti, piaccia o non piaccia agli “innominabili” signori Fotia, secondo gli Atti: cosca Morabito – Palamara – Bruzzaniti.
Siamo o no dei “banditi”? Quindi, ecco a voi, questa storia, fatta di capitolo dopo capitolo, in ordine cronologico di pubblicazione, dove la situazione veniva aggiornata, pezzo dopo pezzo, sino ad oggi. Tasselli scomodi di una realtà indecente che bisogna conoscere!
Buona lettura e se volete diffondete!