L’anno vecchio si chiude, nell’ambito politico, con alcune novità: certamente l’ingresso del Procuratore Pietro Grasso e il Magistrato Antonio Ingroia, ma la salita in politica di Mario Monti è l’evento che ci accompagnerà sino all’inizio del nuovo anno e che sta facendo più discutere.
L’ascesa di Monti è stata salutata con grande interesse da parte della Chiesa. Ascesi: termine caro alle gerarchie ecclesiali, le stesse gerarchie che avevano salutato con favore la scesa in campo di Silvio Berlusconi. Ma questo sembra appartenere ad un’altra vita…
Ora Berlusconi ha voluto ricordare quanto fatto dai suoi governi nei confronti della Chiesa, ma è noto che la Chiesa non ama che le si rinfacci quanto ricevuto. Desidererebbe che si applicasse l’insegnamento evangelico: Non sappia la tua destra ciò che fa la tua sinistra. Ma, visto che questa volta la sinistra e la destra hanno creato un altro paladino – Mario Monti – vi è stato un distacco dal vecchio e chiacchierato precedente benefattore.
Il custode del Convento di San Francesco plaude anch’egli all’ascesa in politica di Monti, dicendo che “è segno di chi vuole sporcarsi le mani in politica”. (quindi c’è dello sporco anche in Altro?). Pietro Iachino parla, invece, di “sporco in politica”…
Ma quanto dovremo attendere per vedere qualcuno che vorrà stare dalla parte dei ricchi, senza mortificare i poveri? Qualcuno che sappia mediare tra imprenditori e lavoratori? Qualcuno che, per la prima volta, faccia una ‘simulata’, cercando di vivere con una pensione di 250,00 € al mese? Oppure di vivere per circa 3 mesi dentro un’auto con moglie, due figli e il cane (perché non hanno una casa)?
Negli ultimi due anni abbiamo visto, più dall’interno, cosa è diventato il mondo della politica: cose che per molti erano inimmaginabili, ma che molti altri vedevano e sapevano e, rispetto alle quali, altri ancora colludevano nell’ambito di un medesimo sistema. Oggi dovrebbe essere il momento della verità.
Aiutino gli italiani che non vanno più a votare a capire sino in fondo da quale parte stare. Tra due mesi circa, si andrà alle urne e abbiamo bisogno di un parlamento di galantuomini che abbiano il vero senso del Padre di famiglia.
Abbiamo bisogno di una classe politica che abbia fame e sete di giustizia…
In Sicilia c’è un proverbio che cita: “ U SAZIU UN PO’ CRIRIRI ‘U RIUNU” (il sazio non può credere chi è digiuno).
Sino a quando faremo governare chi è già sazio, non potremo mai avere una pace sociale.