La notizia, a poco dal termine delle grandi abbuffate natalizie, potrebbe rasserenare chi ha esagerato a tavola, ma lo studio made in Usa non deve certo incoraggiare a mangiare più del necessario. L'obesità, che si verifica nel caso in cui c'è un indice di massa corporea (Bmi) almeno pari a 35, incrementa invece il rischio di morte del 29 per cento
La notizia, a poco dal termine delle grandi abbuffate natalizie e di inizio anno, potrebbe rasserenare chi ha esagerato a tavola, ma lo studio made in Usa non deve certo incoraggiare a mangiare più del necessario. Essere moderatamente in sovrappeso potrebbe, sostengono i ricercatori, allungare la sopravvivenza. A dirlo è uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention’s National Center for Health Statistics pubblicato sulla rivista Journal of the American Medical Association.
L‘obesità, che si verifica nel caso in cui c’è un indice di massa corporea (Bmi) almeno pari a 35, incrementa invece il rischio di morte del 29 per cento. Ma le persona in sovrappeso, con un Bmi fra 25 e 30 (che sono solo negli Stati Uniti oltre 30 milioni), hanno il 6 per cento in meno di rischio di morire rispetto a quelle che hanno un indice compreso fra 18,5 e 25.
La ricerca ha analizzato 97 studi in cui sono state coinvolte circa 3 milioni di persone in tutto il mondo. Il report è il più grande che esamina il paradosso dell’obesità derivante dalle statistiche che indicano che i pazienti più pesanti, in alcuni casi, hanno meno probabilità di morire rispetto a quelli che hanno un peso normale, in particolare nei casi di pazienti anziani o quelli che soffrono di alcune malattie croniche.