L'agenzia americana minaccia di abbassare il rating se non verranno adottate ulteriori misure per diminuire il debito pubblico. Gli Stati Uniti potrebbero quindi perdere la tripla A, come già successo con Standard & Poor's. Il Fondo monetario internazionale: "C'è ancora molto da fare"
“Il fiscal cliff non è sufficiente”. Sono d’accordo sul punto l’agenzia di rating Moody’s e il Fondo monetario internazionale dopo l’accordo raggiunto dal Parlamento americano per evitare il cosiddetto “baratro fiscale”. Secondo Moody’s “servono ulteriori misure per ridurre il deficit: se queste non saranno adottate il rating potrebbe risentirne negativamente”. Infatti l’accordo sul fiscal cliff ha un effetto macroeconomico positivo “perché evita la recessione, che si sarebbe probabilmente verificata in caso di aumento delle tasse per tutti, ma sarà la traiettoria del debito a determinare se l’outlook del rating ‘AAA’ degli Stati Uniti potrà tornare stabile o se il rating americano sarà tagliato ad ‘AA1′”. Moody’s è convinta che “la legge per scongiurare il fiscal cliff non fa ipotizzare un possibile miglioramento del debito pubblico Usa nel medio termine, ma – continua – saranno necessarie ulteriori misure nei prossimi mesi per abbassare il deficit”. Moody’s finora ha confermato la tripla A agli Usa a differenza di Standard & Poor’s che l’ha declassata.
Gerry Rice, portavoce del Fondo Monetario Internazionale, concorda con l’analisi di Moody’s: “Molto resta da fare per mettere le finanze pubbliche americane su una traiettoria sostenibile senza danneggiare la fragile ripresa”. E aggiunge: “E’ determinante aumentare in modo spedito il tetto del debito”.