Il regista della comunicazione del Movimento 5 Stelle, in un'intervista al Guardian, azzarda un paragone tra il comico genovese e il Messia: "La gente prima viveva come nel film Matrix, lui ha offerto un'alternativa". E sottolinea l'importanza del web: "Senza Internet non avremmo fatto niente"
Il paragone è piuttosto ardito: Beppe Grillo come Gesù. Ad azzardarlo è Gianroberto Casaleggio, braccio destro del comico genovese e regista della comunicazione online del Movimento 5 Stelle. In un’intervista al The Guardian, il “guru del web“, come lo definisce la testata britannica, accosta la capacità di Grillo di diffondere il suo verbo a quella del Messia: “E’ come per Gesù Cristo e gli apostoli – dichiara Casaleggio – perché anche il suo messaggio diventò un virus”.
Secondo Casaleggio, il successo del Movimento 5 Stelle in Italia è dovuto al fatto che Grillo ha aperto gli occhi a chi prima “viveva come nel film Matrix“, costretto a credere in una realtà che non esiste. “E quando la gente si è resa conto che quello che diceva era vero, ha cominciato a dubitare delle altre informazioni che riceveva”. Il movimento, spiega l’imprenditore, punta a realizzare “una nuova democrazia diretta che vedrà l’eliminazione di tutte le barriere tra cittadino e Stato”.
“Senza il web, Beppe ed io non avremmo realizzato nulla. E’ il web che ha alterato la bilancia”. Casaleggio rivendica la selezione telematica dei candidati del movimento alle elezioni politiche (“Non è stata fatta in nessun’altra parte del mondo”) e di fronte alle contestazioni sul basso numero dei partecipanti alla selezione dei candidati e sulla trasparenza dell’intero processo, risponde: “Lo statuto contiene delle regole. Se vogliono cambiare le regole, possono creare un altro movimento. Il problema con questa gente è che pensano che tutti facciano qualcosa per avere qualcos’altro in cambio, ma l’unica cosa che otteniamo è il calore della gente”.
Grillo, intanto, continua la sua campagna contro Monti, Bersani e Berlusconi. L’ultimo attacco è indirizzato in particolare al premier uscente: il calo dello spread, sostiene il comico, è solo un inganno. E sul suo blog posta un dialogo fra un ipotetico “Mr Spread”e “un italiano qualunque”: “Rigor Montis ha riportato a casa centinaia di miliardi del vostro debito dalle banche francesi e tedesche. Quando il vostro debito pubblico ve lo sarete ricomprati all’80/90% a nessuno interesserà più lo spread. Questa è la missione di Rigor Montis, far ritornare il debito in patria, impoverendo il Paese. Chi vive di debito muore di debito”.