Monti e Berlusconi si alternano nei contenitori tv, ma ad entrambi viene risparmiata la seconda domanda. I giornalisti dei programmi generalisti non riescono quasi mai a mettere alla strette un politico, i politici a loro volta non sono disposti a confrontarsi con loro. L’unico metro, dovuto alle regole della par condicio, sembra essere quello di dare lo stesso tempo e far illustrare la propria agenda politica. Troppo comodo, specie se si ha di fronte uno come Silvio Berlusconi condannato per frode fiscale