Dipinti, disegni, sculture e stampe tornano alla luce dopo essere stati dimenticati in magazzini o in gallerie chiuse al pubblico. Al museo virtuale saranno affiancati allestimenti reali come quello del Barocco emiliano fino al 3 febbraio presso la Fondazione del Monte con quadri dei Carracci, Guido Reni e Guercino
Un giro al museo a portata di clic. D’ora in avanti è sufficiente un tablet, un computer o un cellulare con accesso internet per vedere le oltre 9000 opere d’arte collezionate dalle fondazioni bancarie di tutta Italia. L’iniziativa, appoggiata dal ministero dei Beni Culturali e organizzata da Acri, l’associazione che riunisce le diverse fondazioni e le casse di risparmio d’Italia, è partita a inizio dicembre, e ha riunito in un solo sito internet tutti i capolavori artistici raccolti negli ultimi anni. Basta cliccare su “R’accolte”( http://raccolte.acri.it ) e in un attimo il visitatore può passeggiare per le sale di un autentico museo virtuale.
Si tratta di migliaia di capolavori della cultura italiana, spesso dimenticati in magazzini o gallerie chiuse al grande pubblico e che finalmente potranno essere visti da tutti. Alle esposizioni virtuali inoltre, saranno affiancate mostre all’interno delle fondazioni. A fare da capofila è Bologna, con un allestimento dedicato al Barocco emiliano presso la Fondazione del Monte e aperta fino al prossimo 3 febbraio. Carracci, Guido Reni, Giovanni Lanfranco, Guercino, Guido Cagnacci fino a Giuseppe Maria Crespi e Gandolfi: sono solo alcuni dei nomi di spicco finalmente a disposizione dei visitatori.
“R’accolte” è il titolo assegnato al catalogo, così da sottolineare l’importanza di accogliere e valorizzare un patrimonio autentico di cui sono proprietarie le singole banche e fondazioni. Un modo efficace per rendere fruibile a tutti una cultura che altrimenti rimane chiusa in stanze e gallerie spesso poco accessibili. E il risultato è dei più sorprendenti, con la scoperta di un patrimonio di cui pochi erano veramente a conoscenza. 59 collezioni appartenenti a 52 fondazioni che comprendono 9334 pezzi, sono i numeri da capogiro che racchiude il sito internet creato da Acri. E tra questi si trovano: 5.509 dipinti, 1.583 disegni, 1.054 ceramiche, 609 sculture, 368 stampe, 112 articoli numismatici, 67 arredi, 13 opere d’arte contemporanea, 10 strumenti, 5 foto d’arte, 4 oggetti di vetro.
Una risorsa di grande valore per studiosi d’arte e semplici cittadini che, semplicemente navigando in internet e con una ricerca tramite nome dell’artista o fondazione potranno ritrovare le opere collezionate dalle banche o casse di risparmio negli anni. Un settore sul quale gli istituti puntano da sempre, con donazioni di rilievo capaci di far impallidire chiunque. Così come sottolineato da Giuseppe Guzzetti, presidente Acri : “L’arte e la cultura restano il principale settore d’intervento delle Fondazioni di origine bancaria, con interventi particolarmente significativi in un momento di crisi. A testimonianza di ciò, risultano più di 4 miliardi di euro di erogazioni effettuate in dieci anni, oltre all’organizzazione di eventi e mostre per la conservazione e la valorizzazione dei patrimoni artistici sul territorio”. Ogni anno le erogazioni filantropiche che provengono da questi istituti finanziari sfiorano il miliardo di euro e una parte consistente è rivolta proprio al settore culturale, con oltre 355 milioni di euro soltanto nel 2011. Investimenti notevoli che permettono di dare un forte incentivo alla tutela della cultura nel nostro territorio, ma che spesso rimangono iniziative isolate e poco reperibili dai cittadini. “R’accolte” vuole cercare di combattere questa mentalità, per permettere condivisione e apertura del sapere oltre ogni barriera di tipo fisico o organizzativo.
E a colpire è la trasparenza dell’iniziativa, che non farà che valorizzare disegni, fotografie, quadri e dipinti da troppo tempo dimenticati. A incentivare e promuovere il catalogo di “R’accolte”, sarà anche il ciclo di mostre che verrà organizzato sul territorio in modo periodico. Un messaggio chiaro e forte che proviene dalle organizzazioni di tutela della cultura di tutta Italia negli ultimi mesi e che spinge verso una valorizzazione del patrimonio già presente. Se la mancanza di soldi impedisce nuovi investimenti, la strada è quella di presentare quello che c’è e che troppo spesso è stato ignorato. “R’accolte” è una collezione di collezioni che con un semplice clic può essere vista e studiata da ogni cittadino.