“Secondo me sono incazzati, passare le vacanze di Natale e Capodanno al 41bis può essere una cosa poco carina. Ma ognuno dei colpi di pistola contro la NCO sono moltiplicati per mille e tornano al mittente facendo molto male”. Così Renato Natale, ex sindaco di Casal di Principe e oggi presidente dell’Associazione Jerry Masslo, commenta l’intimidazione camorristica subita dalla cooperativa sociale Nuova Cucina Organizzata, uno dei più importanti presidi anticamorra della provincia di Caserta, sul cui portone d’ingresso sono stati sparati colpi di pistola nella notte di Capodanno. Oggi la NCO ha ricevuto la solidarietà dell’associazione Libera e della società civile non solo campana. “Qui la paura ce l’abbiamo, chi dice il contrario è un folle – dice Peppe Pagano, presidente della NCO – Ma questi spari non fermeranno le idee che portiamo, perché c’è la convinzione che questo percorso attivato e partito dal sangue delle persone innocenti non si può più interrompere”. “La mafia si sta facendo sentire – aggiunge Raffaele Magi, presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Quando arriva all’atto di violenza vuol dire che è un momento di crisi, di difficoltà, e che c’è bisogno per loro di attirare l’attenzione su loro stessi da parte di persone che condividono questa metodologia d’azione”. Per Luigi Ciotti, presidente di Libera, all’impegno delle associazioni però deve aggiungersi anche quello della politica. “La lotta alle mafie si fa nei territori – ha detto – ma soprattutto la si fa a Roma, in Parlamento, con le leggi giuste” di Andrea Postiglione
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