L’accusa è procurata scoliosi e ritardo orizzontale.
Una forza composta dalle squadre d’assalto dei carabinieri ha fatto irruzione negli uffici della direzione centrale dell’azienda ferrotrasportatrice e ne ha tratto i dirigenti ammanettati in lunga fila.
Il colonnello Trenino ha dichiarato poi: “La giustizia ha finalmente individuato e catturato i responsabili delle sottili violenze subite per decenni dai viaggiatori binari”.
Infatti milioni di italiani hanno subito per anni danni permanenti alla colonna vertebrale a causa della forma demenziale dei sedili dei treni.
Una concezione perversa del corpo umano, diffusa tra i capi delle strade ferrate, ha fatto sì che mani anonime munissero le poltroncine delle carrozze, di un cuscinetto all’altezza della testa che costringe i passeggeri a ingobbirsi.
Andreotti è l’unico che ci viaggia comodo!
Inoltre questa masnada di anticorpi ha anche deciso che le poltrone reclinabili avessero uno scorrimento di pochi centimetri cosicché i passeggeri non possono appisolarsi perché la forza di gravità gli fa ciondolare la testa in avanti, creando ulteriore scomodità nella posizione del collo (danni collistici).
Si tratta di un caso unico nel panorama poltronistico ferroviario mondiale.
Secondo alcuni questa scelta rovinosa è dovuta al desiderio dei vertici di Trenitalia di evitare che i viaggiatori possano dormire in treno. Atto, questo del dormire, che sarebbe contrario al loro senso estetico, improntato a velocità, insonnia isterica e produttivismo (chi dorme non piglia pesce).
Certamente non si tratta di mancanza delle conoscenze base della normale natura di una poltrona reclinabile. Infatti, negli anni ’90 dello scorso secolo, venne prodotta la vettura modello 470, disegnata dal grande Giugiaro. Questo materiale rotabile era munito di poltrone consone alla forma umana (cioè sprovviste di cuscinetto sporgente all’altezza della testa e in grado di reclinarsi tanto da permettere il completo rilassamento longitudinale e il comodo dormire).
Quindi, essi dirigenti delle allora FFSS sapevano come è fatta una poltrona ma hanno chiuso le loro menti e i loro cuori alla verità.
Ma non solo essi hanno fatto scempio delle italiche membra e privato il popolo di milioni di ore di sonno ristoratore ancorché pendolare: essi hanno anche architettato un piano cervellotico al fine di rendere decisamente più lunghi i tempi di percorrenza dei cittadini che dovessero abbandonare la linea verticale Milano-Napoli e trasbordare su convogli in servizio orizzontale (ad esempio da Firenze a Perugia).
L’Orario Ferroviario Sadico infatti prevede che da Milano a Firenze tu ci impieghi 1 ora e 30 minuti, ma poi per salire sulla coincidenza per Perugia (o Pisa) devi aspettare dai 45 ai 55 minuti.
Ma la cattiveria è accresciuta dal fatto che in effetti ci sarebbe una coincidenza per Perugia che parte subito dopo l’arrivo del treno da Milano o da Napoli… E hai solo 5 minuti di tempo per acchiapparla… E coi ritardi medi dei treni è improbabile. Tanto che gli orari ferroviari ufficiali su internet non riportano neppure queste coincidenze al pelo.
È evidente che sarebbe per le ferrovie facile modificare la tempistica umanizzandola. E sono anni che da più parti si insiste protestando su questa questione, senza ottenere la benché minima risposta. Io, oltre a scrivere vari articoli ben documentati e serissimi, sono riuscito a parlare con l’ufficio che si occupa di stabilire gli orari ferroviari, mi è stato risposto che era impossibile che si dovessero attendere anche 55 minuti alla stazione di Firenze, comunque avrebbero verificato e mi avrebbero richiamato. Sono passati 10 anni…
E c’è chi sospetta che non si tratti di stupidità organizzativa e poltronistica, bensì di un accurato piano ordito dai funzionari proni di fronte agli interessi di una nota casa automobilistica nazionale ovina.
Un piano per rendere scomode e inefficienti le ferrovie a favore del traffico individuale, automobilistico e sprecone. E si sospetta anche una complicità trasversale da parte della Casta politica.
Infatti, chi ha disegnato le poltrone più scomode del mondo, cassando quelle meravigliose disegnate da Giugiaro?
PININFARINA!
L’uomo che ha disegnato gran parte delle auto ovine!
E che successivamente è stato ripagato, forse proprio per i sui crimini poltroneschi, con la nomina a Senatore a vita!
E qui vorrei sottolineare un particolare: hanno premiato con questo grande riconoscimento l’uomo che è in gran parte responsabile della posizionatura della leva del cambio tra i due sedili anteriori delle automobili (niente resterà impunito!).
Chiunque abbia fatto sesso dentro una Panda è ben conscio di quali danni mostruosi quel cavolo di pomello del cambio può causare alle aree intime, che sono pure altamente sensibili.
Sulla posizione della leva le case automobilistiche si spaccano in due fronti contrapposti; sessuofobi contro sostenitori dell’amore libero. Anche qui infatti c’è gente che capisce di ergonomia e copulazione, ad esempio quelli della Citroen, grandi amatori, e chi vuole sabotare gli amplessi vetturiali.
Ma per fortuna il vecchio mondo è finito grazie alla profezia Maya che ha creato uno slittamento delle coscienze di massa verso il desiderio del nuovo.
Quindi le poltrone del cavolo hanno le ore contate e dovranno rassegnarsi a razionalizzare gli orari ferroviari.
Magari utilizzando quei cosi luminosi che tengono sulle loro scrivanie all’unico scopo di guardare le donnine nude.
Che gli si infilasse il pomello della Duna!
PS
La notizia dell’arresto dei vertici delle ferrovie italiane è falsa.
Se ne stanno ancora lì, belli belli e devastare gli abitué dei trasporti su rotaia. Ma noi non demorderemo mai.