Ho messo il punto interrogativo perché conservo qualche sospetto. Su questa notizia. Non perché io non mi fidi del famosissimo “The Borowitz Report” (che, lo dico per chi ancora non lo sapesse, è stato recentemente acquistato dal New Yorker) , ma perché non sono mai riuscito a convincermi del tutto che il sito – che viene sempre definito dai media come quello “ufficiale” di Al Qaeda – sia effettivamente il sito di Al Qaeda.
Anche perché, essendo a me chiaro che Al Qaeda era fin dall’inizio, una creatura dei servizi segreti britannici e americani (vedi la dichiarazione di Robin Cook del 5 luglio 2005, sul Guardian, seguita dal provvidenziale infarto che condusse l’ex ministro britannico nell’aldilà) quel sito dovrebbe essere piuttosto un sito “ufficioso” degli stessi.
In ogni caso è proprio delle informazioni fornite da quel sito che stiamo ora parlando. Rivelate appunto dal “Borowitz Report”. Che dicono cose davvero divertenti. La più importante delle quali, a firma del numero due di Al Qaeda, Ayman al-Zawahiri (numero due prima della famosa settima morte annunciata di Osama bin Laden, in quel di Abbottabad, ora palesemente numero uno) dice che “La nostra missione di distruggere l’economia americana è ora nelle esperte mani del Congresso degli Stati Uniti d’America”.
Va bene, direte voi, Al Zawahiri è un buontempone e sta scherzando. Ma già questa sarebbe una conclusione da sottoporre a verifica. Vorrebbe dire che da oltre 11 anni l’intero Occidente è in guerra contro una temibile organizzazione di buontemponi? Per altro il nostro Al Zawahiri sembra dotato di una notevole dose di umorismo anglosassone. Il che non dovrebbe stupirci troppo, visto che nella sua biografia ufficiale sono elencate visite prolungate negli Stati Uniti, in Albania, in Kosovo, in Bosnia etc (dove di certo ha frequentato numerosi inviati dei servizi segreti britannici e americani).
Ma non possiamo sottacere che, fino ad ora – cioè fino alla settima morte del gatto Osama bin Laden – Al Qaeda non aveva mai emesso comunicati di carattere comico-satirico. Al contrario: sempre seriosi, sempre criminalmente compunti, sempre funerei. Invece adesso, nel momento della propria dissoluzione (anzi nel momento in cui dovrebbe essere evidente la sua totale inutilità) ecco Ayman al-Zawahiri trasformarsi in un clown giocherellone e spiritoso e Al Qaeda in una compagnia di avanspettacolo.
Vedi dove si va a finire quando un’organizzazione spionistica comincia ad annoiarsi?
“Noi abbiamo lavorato senza sosta cercando di individuare in che modi potevamo terrorizzare il popolo americano e lesionare la loro economia – scrive Ayman – ma non avremmo mai potuto immaginare che andasse a finire in questo modo”. Il riferimento esplicito è al comportamento del Partito Repubblicano e alla sua strenua difesa degl’interessi dei ricconi impedendo un aumento delle “loro” tasse (ne ho già parlato su questa colonna, citando Warren Buffett).
Dunque (seconda conclusione provvisoria): Al Qaeda, sciogliendosi nel vetriolo, s’iscrive al Partito democratico di Barack Obama. E, ammetterete, non è una novità da poco.
Infine Al Zawahiri (ma sarà proprio lui?) si lancia in un encomio solenne nei confronti del Congresso degli Stati Uniti nel suo complesso: “In qualità di terroristi, quali noi siamo, non possiamo non riconoscere ed ammirare coloro che ci hanno battuti sul nostro stesso terreno, non c’è che dire. (…) Noi abbiamo prodotto non pochi video terrorizzanti, a nostro tempo, ma nessuno di essi lo è stato quanto lo è Mitch Mc Connell (capo dei negoziatori repubblicani sul cosiddetto fiscal cliff, ndr)”.
Devo dire, però, che ogni mia certezza in merito all’autenticità del comunicato, è finalmente crollata quando ho letto le ultime righe. Cosa si propone di fare, infatti, Al Qaeda nell’indeterminato futuro che le resta? A quanto pare Al Zawahiri ha in programma di trasformare l’organizzazione già terroristica in qualche cosa di simile a un “social network”, dal quale distribuirà recensioni di musica – si presume rap afghano – film e video games.
A questo punto s’impone una verifica. Ayman al- Zawahiri, se ci sei davvero, batti un colpo. Altrimenti penseremo che, dopo essere stato un’invenzione dell’Mi5, adesso sei diventato un’invenzione di Borowitz. E non è una bella fine.