“Non ho parlato di quello che non potevo provare. Ho già detto tutto, non voglio parlare di questa vicenda perché c’è un’indagine in corso. Io non voglio parlarne. Le sembro una persona che può essere inseguita da un giornalista?”. Si sfoga così Manuela Privitera, per otto anni segretaria della Lega Nord al Senato, in un servizio andato in onda a Piazzapulita, il programma de La7. La Privitera è al centro della nuova inchiesta sull’uso dei fondi pubblici da parte della Lega e, al momento, è anche l’unica indagata dell’inchiesta giunta a Roma dalla Procura di Milano nell’ambito dello scandalo che ha riguardato l’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito. Negli scorso giorni, interrogata dai giudici, l’ex segretaria ha parlato di “una gestione dei fondi piuttosto arbitraria da parte dei dirigenti della Lega, attraverso la creazione di conti paralleli e di bonus regalati per comprare elettrodomestici”. Accuse che i senatori leghisti hanno subito rispedito al mittente con il capogruppo della Lega Nord, Federico Bricolo, che ha definito la Privitera “una ex collaboratrice infedele” incolpandola di dire il falso e di aver rubato. In attesa che l’inchiesta romana venga chiusa con la richiesta di rinvio giudizio, l’ex segreteria ai microfoni di Piazza Pulita ammette che il suo avvocato sta valutando se denunciare per calunnia i vertici della Lega che l’hanno accusata di scarsa professionalità e conferma alcune delle notizie riguardo le spese folli del Carroccio
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