Sono state depositati in Cassazione i due quesiti dei referendum per abolire le modifiche apportate da Elsa Fornero all’Art. 18 dello Statuto dei lavoratori e per ”ripristinare i diritti minimi e universali previsti dal contratto nazionale di lavoro, cancellati dal governo Berlusconi con l’art.8 del decreto legge n.138 del 2011. Oltre un milione di firme certificate sono state raccolte, ma il referendum non si potrà svolgere a causa dello scioglimento anticipato delle Camere. Paolo Ferrero: “Il Parlamento è stato sciolto il 31 dicembre, in questo modo il referendum ci è stato scippato dal fatto che il presidente Napolitano ha sciolto il parlamento il 31 dicembre, bastava scioglierle il 2 di gennaio e i cittadini italiani avrebbero potuto votare sui diritti del lavoro, così non è stato”. Per Antonio Di Pietro: “Noi presenteremo un ricorso alla Corte Costituzionale, non è colpa nostra se per le beghe della politica ha portato allo scioglimento anticipato delle Camere”. Assente Nichi Vendola di Manolo Lanaro
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione