Il leader di Fli critica La Russa e Meloni che con la nuova formazione 'Fratelli d'Italia' tentano di prendere le distanze da Berlusconi per poi "farci un'alleanza". Sul dopo voto dice: "Sarà Monti a dialogare con Pd e Pdl per realizzare il programma con il quale ci presentiamo agli italiani"
“La lista per il Senato, che è una lista unitaria, è sostanzialmente già pronta. Si sono chiuse tutte le riunioni e tutti gli incontri”. Il leader di Futuro e Libertà Gianfranco Fini ai microfoni di Tgcom24 spiega che alle prossime elezioni politiche saranno candidati alla Camera “il capogruppo alla Camera Benedetto Della Vedova e nel Lazio sarà capolista Giulia Bongiorno insieme a Casini“. E aggiunge: “Io sarò candidato alla Camera perché ritengo di avere il dovere di guidare le liste di Fli”.
Sulla formazione Fratelli d’Italia di Ignazio La Russa e Giorgia Meloni dice: “Non credo convincerà molto gli elettori che votavano An questo tentativo di prendere le distanze da Berlusconi e poi farci un’alleanza. Mi sembra un po’ dire: quasi mi vergogno, ma che bisogna fare per campare…”. Per il presidente della Camera, invece, il Cavaliere rappresenta un’esperienza politica già conclusa. ”La competizione elettorale è sostanzialmente a due, tra Bersani e Monti. Berlusconi appartiene già al passato ed è molto preoccupato”. Quanto allo scenario post elettorale specifica: “Nessuno parla di alleanza con il centrosinistra, si dialoga con tutti da posizioni diverse. Dopo il voto la coalizione guidata da Monti sarà in condizione di dialogare in Parlamento per realizzare un programma riformatore”. Inoltre, “Fli porterà il suo contributo e sarà maggiore di quello che qualcuno dice. Ci premieranno per esserci presi la responsabilità di aver archiviato Berlusconi e in ogni caso non ci saranno tre gruppi parlamentari alla Camera, ma un unico gruppo parlamentare”.
Bersani dice che Casini e Fini sono un problema di Monti? “Bersani sta facendo propaganda – commenta il leader di Fli – come tutti in queste ore a partire da me. Ripeto: dopo il voto non sarà il Pd a chiedere a Monti che poi chiederà a Fini e Casini, ma sarà Monti a dialogare con Pd e Pdl per realizzare il programma innovatore con il quale ci presentiamo agli italiani”. Infine, sulle regionali lombarde ha detto che “quella di Albertini è un’esperienza che ha anticipato quello che si sta facendo a livello nazionale, antecedente addirittura rispetto alla nascita della coalizione”. E su di lui c’è il sostegno “da parte mia, da parte di Casini e il presidente Monti ha detto di stimarlo”.