Alleanze, avversari e simbolo. Nella presentazione di ‘Dillo a Maroni‘, la due giorni sul Lago di Como illustrata al Circolo della stampa a Milano, il segretario della Lega Nord ha parlato di tutto. A partire dalla raccolta delle proposte (che inizierà la settimana prossima) da applicare al programma con cui si presenta il candidato alla presidente della Regione Lombardia. Il leader della Lega ha spiegato di non temere che l’ex sindaco di Milano Albertini, dell’area di Mario Monti, gli sottragga voti ed è tornato a chiedergli di preparare quella Ferrari che aveva scommesso: “La metterò subito a disposizione della Regione” ha scherzato, aggiungendo di “non credere che sarà un testa a testa” fra lui e Ambrosoli perché il patto firmato col Pdl “ha messo in moto un meccanismo di ottimismo fra i cittadini” nei confronti del centrodestra. Dopo aver dato la propria disponibilità ad un confronto tv con gli altri candidati, Maroni ha parlato di elezioni politiche e liste, che “saranno definite domani a Roma in un incontro per stabilire chi parteciperà a livello nazionale e regionale: chi sostiene la mia candidatura in Lombardia sarà vincolato al programma”.
A Maroni poi è stato chiesto se ne farà parte anche Fratelli d’Italia: “Nel patto – ha spiegato – c’è scritto che dipenderà da Lega e Pdl far entrare altre forze politiche”. E sul nome degli ex An? “Domani potrà esserci qualche novità”. Poi la notizia: “C’è questa modifica nel simbolo, c’è il mio nome” ha detto, confermando che ci sarà il suo cognome nel simbolo elettorale del Carroccio, al posto di ‘Padania’ che da statuto aveva recentemente sostituito il cognome dell’ex segretario Bossi. Infine un consiglio a Silvio Berlusconi per la sua presenza questa sera alla trasmissione di Michele Santoro: “Deve parlare di cose concrete perché abbiamo un programma di cose concrete”.