Dopo ventiquattro anni a Mediaset e un divorzio non proprio consensuale dal suo Tg4 (Rete4), Emilio Fede potrebbe finalmente approdare a palazzo Madama. Un’ipotesi che negli anni è tornata più volte, complice la grande notorietà del giornalista tra l’elettorato berlusconiano. E l’interessato non ha mai nascosto le sue ambizioni parlamentari. Questa volta, pare, ci siamo davvero. Lo sponsor è ovviamente Silvio Berlusconi, che, dicono le indiscrezioni sui principali quotidiani, candiderà anche la moglie Diana De Feo, senatrice uscente del Pdl. “Non ne so nulla”, assicura lo stesso Fede, ma a ilfattoquotidiano.it rivela di essere “pronto a servire il Paese”. Anzi, “poter raccontare il tempio della democrazia dal suo interno”, aggiunge, “per un giornalista sarebbe un onore”. Abbandonato invece il movimento “Vogliamo vivere”, lanciato dallo stesso Fede appena due mesi fa, a Milano di fronte a un teatro praticamente vuoto. “Non avevo i soldi per proseguire”, spiega, “ma i valori coi quali affronterei un impegno parlamentare rimangono gli stessi”. La scommessa del suo movimento, racconta, “era nata dopo aver visto famiglie con bambini in coda per un pasto alla Caritas”. Nobili motivazioni a parte, Emilio Fede, tuttora imputato per favoreggiamento della prostituzione nel processo sul caso Ruby, rivela che entrare in Senato gli permetterebbe anche di ritrovare un vecchio amico che siede tra le fila del Partito Democratico. “Con Sergio Zavoli abbiamo condiviso anni di battaglie professionali”, ricorda, “lui mi chiama Emilietto” di Franz Baraggino
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