A Roma nei prossimi giorni, dal 17 al 20 gennaio, è in programma il Festival delle Scienze e il tema degli incontri, che sia economico o filosofico, è la ricerca della felicità. Per chi organizza la tre giorni con convegni e ospiti di primo piano, compreso il premio Nobel per l’Economia Amartya Sen, “la ricerca (scientifica) della felicità è un viaggio misterioso e appassionante attraverso le neuroscienze, la psicologia, la religione, l’antropologia, la sociologia. Che finisce per portarci al centro di noi stessi. Perché se tutta la nostra esistenza è tesa a massimizzare la totalità del piacere e della realizzazione personale, la domanda di fondo è: come arrivarci? Esiste una formula della felicità?”.
La domanda atterrisce e forse atterriscono ancora di più tutte le possibili risposte che, in questi tempi di crisi feroce e di smarrimento culturale e sociale, schizzerebbero fuori. Ma il solo fatto di domandarsi se si può essere felici, di discuterlo scientificamente oppure no è già un passo oltre. Che sia studiata e discussa come indicatore economico o come piacere sessuale e fisico, la felicità, anche se non “provata”, va cercata. “Tutti, fratello Gallione, vogliono vivere felici, ma nel veder chiaro che cosa è che renda la vita felice sono ottenebrati” ammoniva Seneca nel “De vita beata”. Anche questo festival può fare un po’ più di luce.