Domenica prossima, nella prima puntata della nuova stagione del programma, doveva andare in onda il servizio sull'aggressione del deputato agli inviati Filippo Roma e Marco Occhipinti. Gli autori: "Scelta paradossale". E decidono di aggirare la norma pubblicando un estratto del video su Facebook. In attesa di vedere quello che accadrà dopo le elezioni
Ricordate la vicenda che vide protagonisti – loro malgrado – la Iena Filippo Roma e il suo autore, Marco Occhipinti da una parte e il deputato ex Pdl Luca Barbareschi dall’altra? Era quest’estate: a giugno l’attore reagì in malo modo alle domande della troupe riguardanti il suo assenteismo in Parlamento. La furia di Barbareschi si abbattè sulla telecamera, distrutta, e sullo smartphone di Occhipinti, rubato e mai restituito. Ad agosto ai due inviati di Italia 1 non andò meglio: dopo aver raggiunto Barbareschi a Filicudi, provarono a intervistarlo, ma l’attore reagì violentemente, prendendo a calci e pugni Roma.
Dall’episodio le Iene hanno tratto un servizio, che sarebbe dovuto andare in onda domenica prossima, in occasione della prima puntata della nuova stagione del programma. Usiamo il condizionale perché il video in onda non ci andrà: non per ora, almeno. La rete ha deciso di non trasmetterlo, motivando la decisione con la volontà di non andare incontro a sanzioni dettate dalla par condicio.
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Roma e Occhipinti hanno accettato la decisione, ma non nascondono il loro rammarico. “Purtroppo la par condicio è la classica legge all’italiana – sottolinea Roma – tutta burocrazia e formalità. E quelli che ci rimettono siamo noi”. La Iena definisce “paradossale” la situazione: “Se il motivo della non messa in onda fosse davvero la par condicio si porrebbe il problema opposto: una volta trasmesso il servizio, Bersani, o chi per lui, potrebbe lamentarsi, visto tutto lo spazio concesso a Barbareschi! Peccato, era un servizio forte”.
Il duo non si sbilancia sul reale motivo della mancata messa in onda, ma il sospetto che il video possa essere scomodo per qualcuno è forte. Preso atto che il servizio non sarebbe andato in onda domenica, Roma e Occhipinti hanno pensato di pubblicarne almeno un estratto online, dove non vige la par condicio. Anche nelle norme recentemente approvate dall’Agcom, infatti, non c’è alcun riferimento all’informazione e alla propaganda politica online. La piattaforma scelta dal duo è la pagina Facebook ufficiale del programma. Una soluzione di compromesso ma, almeno per il momento, l’unica percorribile, visto il niet dell’emittente. In attesa di vedere quel che accadrà dopo le elezioni: “Se non dovesse andare in onda neanche quando non saremo più in regime di par condicio – conclude Roma – ci sarebbe da preoccuparsi…”.