I ricercatori dell’Università di Stanford hanno realizzato una pila ‘da record mondiale’, capace di immagazzinare fino a cinque volte l’energia di quelle commercialmente disponibili oggi. Il dispositivo, descritto su Nature Communications, è anche in grado di mantenere le performance dopo mille cicli di carica e scarica.
L’innovazione principale è l’uso nel catodo di nanoparticelle di zolfo circondate da un guscio di ossido di titanio, simili a un tuorlo d’uovo circondato dal guscio. Tra i due, dove ci sarebbe l’albume, c’è invece uno spazio vuoto dove lo zolfo può espandersi durante la fase di scarica della batteria. Il tutto è grande circa 800 nanometri (milionesimi di millimetro): “Il sistema ha funzionato praticamente al primo colpo – spiegano gli autori – la batteria ha immagazzinato cinque volte più energia di quelle ora disponibili, e dopo mille cicli di carica e scarica aveva ancora la capacità di trattenere il 70 per cento dell’energia massima”.