Economia & Lobby

Spread ancora in discesa, dopo l’asta arriva a ridosso dei 250 punti

Continua il raffreddamento degli interessi pagati dai titoli di Stato italiani, con i decennali che dopo l'asta di questa mattina sono arrivati a pagare meno del 4,10%, livello che non si vedevano dall'autunno 2010

Continua il raffreddamento degli interessi pagati dai titoli di Stato italiani. Al punto che oggi, complici il buon esito dell’asta di Btp triennali e la risalita del Bund tedesco, il famigerato spread è sceso per pochi minuti sotto la soglia psicologica dei 250 punti a quota 249 che non si vedeva dal luglio 2011, quando esplose la tempesta perfetta.

In dettaglio, a due ore dalla chiusura, i titoli di Stato decennali pagano un interesse del 4,12%, tre punti base in meno di ieri e, soprattutto, intorno ai minimi dell’autunno 2010, mentre il Bund ha un rendimento dell’1,59%, per uno spread a 253 punti che introno alle quattro del pomeriggio era scivolato a quota 248 a livelli che non si vedevano da anni.

Questa mattina il Tesoro ha venduto tutti i 3,5 miliardi di Btp a 3 anni previsti, riuscendo a spuntare un deciso calo dei tassi che tornano ai minimi da marzo 2010. Il rendimento medio del Btp con scadenza dicembre 2015 (terza tranche) è sceso all’1,85% dal 2,50% dell’asta di dicembre. Sale la domanda che ha superato l’offerta di 1,45 volte contro (1,36 la precedente).