Il video che segue è l’intervento di mio zio, Pasquale Borsellino, durante il 20° anniversario dall’omicidio di mio nonno Giuseppe e di mio zio Paolo Borsellino che abbiamo organizzato lo scorso 16 dicembre a Santa Margherita di Belice. È una lettera bellissima in cui per la prima volta Pasquale, nella vita psicoterapeuta-primario in un ospedale del Veneto, esprime quello che per vent’anni si è tenuto dentro e che lo stava lentamente uccidendo, privandolo della forza vitale necessaria per sopravvivere agli omicidi che hanno sconvolto la nostra famiglia.
Mi piace pensare che per lui questo sia un ritorno alla vita, alla lotta per la memoria e per non darla mai vinta ai carnefici e ai mandanti che hanno voluto la morte dei nostri cari.
Mentre lui parlava io ero in prima fila ad ascoltarlo, e questa lettera è stata la prima cosa, dopo vent’anni, che è riuscita a farmi scendere una lacrima lungo la guancia. Una sola, ma è un inizio.