“Mama Loves You” Chiude così la mail di prenotazione dell’hotel Mama Shelter di Marsiglia, dove ho passato qualche giorno in dicembre.

Quella chiusa di tre parole, un po’ ruffiana a voler vedere, esprime però al meglio lo spirito dei Mama Shelter. Sì, al plurale: dopo il primo esperimento di Parigi, infatti, i fondatori hanno deciso di sbarcare a Marsiglia nella primavera del 2012 e per il 2013 è prevista l’apertura di un terzo hotel a Istanbul. Lo spirito “ruffiano” di questi hotel si può anche, meno cinicamente, definire giocoso: e davvero il gioco, la leggerezza, il senso di accoglienza e libertà, i servizi di qualità a prezzi democratici, si respirano in ogni dettaglio del Mama Shelter.

C’è dietro un pensiero, una filosofia (forse perché uno dei fondatori è il filosofo francese Cyril Aouizerate?) intuibile già dalla scelta del quartiere in cui si trova l’hotel (emergente, ricco di atélier e locali alternativi) e che si respira fin dal primo passo verso la reception, grazie al profumo d’ambiente che con garbo, a intervalli regolari, una delle ragazze dietro al banco estrae da un cassetto e spruzza in aria. Colpiti piacevolmente dalla fragranza? Nessun problema, quel flacone si può anche acquistare: quasi tutti gli accessori che si incontrano durante il soggiorno in hotel, infatti, si ritrovano nelle vetrine sistemate, con discrezione, nella hall. Tutto è un po’ gioco al Mama Shelter, della serie: siamo trendy, è vero, ma non pigliamoci troppo sul serio.

E così la gentilissima receptionist ti chiede, all’arrivo, se sei mai stato in uno dei loro hotel perché ti deve dare un paio di dritte: appena entri in stanza, infatti, scopri un grande monitor Apple… lo accendi e lo schermo ti saluta, proprio tu, sì, per nome. Ti viene indicata la password per il wi-fi e suggerito di farti una foto, comodamente sdraiato sul letto per, magari, poi spedirtela via mail (o mandarla a chi vuoi); a quel punto puoi anche spegnere e curiosare per il resto della stanza perché le sorprese non sono finite, oltre alla classica attrezzatura elettrica da hotel europeo (bollitore, tostapane, microonde) troverai persino delle maschere di Carnevale, da Batman a gatto Silvestro. Perché? Così, per gioco. Esattamente come simboleggia il gioco (oltre il mare e la spiaggia) la lunga fila di salvagenti colorati appesi sopra il bancone del bar, giù al piano terra. Sono arrivata fino a qui e, forse perché lo davo per scontato o per soggezione, non ho nominato IL personaggio chiave dei Mama Shelter, quello che ha deciso, scelto e disegnato ogni cosa, dai piccoli dettagli giocosi appena raccontati all’intera struttura, dai tessuti all’arredamento. Dietro a tutto questo non poteva che esserci che lui, sua maestà Philippe Starck, il re – e il prezzemolo – del design.

A chi fosse scattata un po’ di curiosità consiglio di pensare a una gita proprio quest’anno: Marsiglia, infatti, è Capitale Europea della Cultura 2013.

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