Verrà effettuata l’autopsia sul corpo dell’ex brigatista rosso che fece parte del gruppo che tenne prigioniero e uccise Aldo Moro, Prospero Gallinari, morto improvvisamente a Reggio Emilia, la città in cui era tornato a vivere dopo che nel 1996 la sua pena era stata sospesa per ragioni di salute. Lo ha deciso il pubblico ministero della procura della Repubblica Valentina Salvi, che ha aperto al momento un’inchiesta senza ipotizzare indagati. È un fascicolo che in gergo tecnico si chiama “ad atti relativi” e a breve verrà conferito l’incarico dell’esame autoptico a un medico legale.
Lo scopo è quello di accertare l’esatta causa della morte di Gallinari, avvenuta sotto la sua abitazione, che si trova in via Fenulli a Reggio Emilia. L’uomo, che il giorno precedente il decesso era stato visto passeggiare dalle parti di casa e in apparente buona salute, era tuttavia sofferente di disturbi cardiaci da oltre vent’anni tanto che già nel 1990 era stata avanzata una prima richiesta di deferimento della pena all’ergastolo e nel 1994 aveva subito un ricovero a Roma, al policlinico Umberto Primo, per un’ischemia cerebrale.
Nel 1996, dopo i primi 5 giorni di permesso trascorsi a Reggio Emilia per la Pasqua di 2 anni prima, si era visto sospendere la condanna e aveva potuto tornare nella sua città, dov’era nato il 1 gennaio 1951. Da qualche anno, inoltre, per il tramite del suo legale, l’avvocato Vainer Burani del foro di Reggio, era in attesa della risposta alla richiesta di libertà condizionale, avendo scontato i 26 anni di carcere necessari alla presentazione dell’istanza, che tuttavia non è mai stata discussa in udienza. Su questo punto, dunque, il tribunale di sorveglianza di Bologna non si era ancora pronunciato.
Secondo quanto finora ricostruito dagli agenti della questura di Reggio Emilia supportati da uomini della municipale, Gallinari era uscito dalla sua abitazione intorno alle 7.15 del mattino e aveva raggiunto la sua auto nel garage iniziando le manovre per immettersi sulla strada. Raggiunta la rampa di uscita, tuttavia, è giunto il presunto malore che lo ha stroncato e ad accorgersene per primi sono stati alcuni vicini di casa, che hanno avvertito il 118. Ma una volta arrivato al pronto soccorso, per Gallinari non c’è stato nulla da fare e il decesso è stato dichiarato verso le 8.15. Ora la magistratura intende verificare che i fatti si siano svolti secondo questa dinamica.