Ammette di aver votato Berlusconi (“Ma solo nel ’94”), annuncia la fine della crisi finanziaria (“Credo di poter dire che sia finita, non però quella produttiva e sociale”) e se la prende con i matrimoni gay (“La famiglia dev’essere costituita da un uomo ed una donna”). E’ questo, in sintesi, il Monti-pensiero, espresso dal Professore a Lo spoglio, la trasmissione condotta da Ilaria D’Amico su Sky.
Il voto a Berlusconi – “Il voto è segreto… ma nel ’94 l’ho votato. Solo allora però, perché credevo potesse portare avanti una rivoluzione liberale che poi non c’è stata”. Secondo il Professore, i conflitti d’interesse di Silvio Berlusconi “erano chiari fin dall’inizio”. “Se andrò al governo – promette – interverrò innanzitutto con una grande trasparenza”. E aggiunge: “Occorre una dichiarazione patrimoniale completa, la abbiamo chiesta come impegno a tutti i candidati”. Poi mette in guarda gli elettori: “Gli italiani stiano attenti” a votare, “oggi c’è grande sete nei cittadini di una politica riformatrice che non debba pagare pegno alle eredità storiche di destra e sinistra”.
La risposta al Cavaliere – Riferendosi a quanto dichiarato da Berlusconi a Radio Anch’io (“O Monti pensa che gli italiani siano matti o c’è in giro un matto che crede di essere Monti…”), il Professore esclude “che gli italiani siano matti”, anzi, secondo lui “sono pieni di buon senso”. E chiude, riferendosi a se stesso, con una stilettata: “Non tocca a me stabilire dirlo, sarei in conflitto di interessi”.
La fine della crisi finanziaria – “Credo di poter dire che la crisi finanziaria sia finita. Non è finita invece la crisi produttiva e sociale, richiede tempo e spalle larghe” per essere affrontata da parte “di molte forze politiche” e “richiede che si riduca la spesa pubblica”.
Il no ai matrimoni gay – Monti ha affrontato anche il tema dei diritti civili, non lasciando spazio alle interpretazioni: “Il mio pensiero è che la famiglia” debba “essere costituita da un uomo ed una donna”, e ritengo necessario che i figli “debbano crescere con una madre e un padre”. Per Monti “i Parlamenti possono trovare” strumenti “per altre forme di convivenze”. Poi precisa: “Nel nostro movimento ci sono idee pluralistiche su questo tema così come nella società e negli altri partiti”.
Professore rivoluzionario – “In Italia come in Europa ci vuole più mercato ma anche più sociale, questa è la sostanza”. Monti spiega che le sue scelte non sono da “bandierine”. “Non sono un democristiano, la nozione di centro la respingo perché presupporrebbe il concetto di destra e di sinistra”. E alla domanda se si senta un rivoluzionario il Professore risponde con un sì deciso.
I rapporti con Vendola – Interrogato sulla prospettiva di un governo di larghe intese che comprendesse anche Vendola, Monti afferma: “Io credo in una grande risposta degli italiani che hanno voglia di cambiamento. Non avrebbe senso prefigurare alleanze future, per quanto mi riguarda non vorremmo stare in nessun governo nel quale non sia dominante l’impostazione riformista”. E alla successiva domanda, più stringente, risponde sorridendo: “Mi semplifica il compito perché lo ha già dichiarato lui…”.