Politica

Pd, Papania: “Abuso d’ufficio? Non è un reato grave, capita a un politico”

“Mi ricandido nel Pd, perché il mio è un abuso d’ufficio non patrimoniale. E’ un reato non grave e può capitare a qualsiasi amministratore. E posso dire che non è grave, posso dire quello che voglio“. Sono le parole rilasciate a “La Zanzara”, su Radio 24, da Antonio Papania, senatore del Pd di Alcamo, nonchè membro della lista degli impresentabili denunciata da Franca Rame. “Non sono preoccupato” – continua – “perchè secondo lo statuto del Pd posso tranquillamente candidarmi. Il tribunale di Palermo ha dichiarato che il reato è estinto e quindi sono completamente riabilitato”. Il parlamentare ammette che il patteggiamento a due mesi e venti giorni costituisce una “macchia”, ma giustifica così il tutto: “All’epoca avevo 38 anni e pensavo che dopo il patteggiamento non se ne sarebbe parlato più. Così mi consigliò l’avvocato, ma non lo rifarei e andrei direttamente a giudizio”. E aggiunge: “Io sono garantista e capisco Cosentino, non avendo una condanna. Fa bene a ricandidarsi e a battersi, perchè non ha nessun rinvio a giudizio, non è sotto processo, non ha nulla per cui si dovrebbe tirare indietro“. Non mancano, però, i commenti poco lusinghieri su Franca Rame. “Mi ha dato dell’indegno” – afferma Papania – “ma è un’accusa che rispedisco al mittente. Anche lei è stata paracadutata in Parlamento”. E infine attacca Il Fatto Quotidiano: “Mi danno dell’impresentabile ma bisognerebbe capire chi c’è dietro. Ci sono formazioni politiche che vogliono fare alleanze con il Pd come Ingroia, che è molto amico di Travaglio. Ma tra lui e Berlusconi voterei comunque Ingroia”