Ritrovata da un barista mentre gettava il pattume a pochi passi dalla centralissima via Indipendenza sorvegliata da decine di telecamere di sicurezza. Dapprima in gravi condizioni di salute, la piccola ora è fuori pericolo
A farsi ritrovare ci ha pensato lei stessa coi suoi vagiti che hanno attirato l’attenzione dei passanti. Questa mattina a Bologna, all’angolo tra via Carbonara e via Sant’Alò, in pieno centro storico, accanto a una sede della Caritas e a poche decine di metri dalla cattedrale di San Pietro, una neonata è stata gettata in un cassonetto dell’indifferenziata e lì ritrovata da un barista poco dopo grazie ai suoi pianti. La piccola, venuta al mondo immediatamente prima che qualcuno la abbandonasse, è stata ritrovata dentro una borsa, avvolta tra stracci e coperte ancora pieni di sangue. La bimba, dalla carnagione chiara, è stata portata subito al policlinico Sant’Orsola, all’interno del reparto di terapia intensiva neonatale, dove adesso non sarebbe in pericolo di vita.
Il ritrovamento è avvenuto per caso. “A mezzogiorno – ha raccontato il barista Michele Campaniello – ho parcheggiato la macchina nel garage per andare al lavoro: uscendo, ho sentito come dei guaiti, pensando che fosse un piccione o un cucciolo. Quindi ho aperto il cassonetto per vedere, poi la zip di questa busta ed è spuntato un lembo sporco di sangue, ho realizzato che era un bambino. Per me chi l’ha buttata – ha detto all’Ansa il barista – non voleva che venisse trovata, lì non passa quasi nessuno”.
La squadra mobile della Polizia ora cerca la madre. La zona, molto vicina anche alla centralissima e frequentatissima via Indipendenza, è monitorata da decine e decine di telecamere di sicurezza a circuito chiuso e l’identità della madre potrebbe prestissimo essere nota. Il procuratore aggiunto, Valter Giovannini ha fatto un appello alla madre: “Quanto è avvenuto è un atto di grande crudeltà. L’invito alla mamma è di presentarsi al pronto soccorso per essere assistita, potendo lei stessa soffrire di postumi seri post-parto”.
I magistrati indagano per tentato omicidio. “Solo una volta individuata la donna – ha spiegato ancora Giovannini – si potrà valutare l’ipotesi di tentato infanticidio, che presuppone un totale stato di abbandono materiale e psicologico connesso al parto”.