La vittoria alle elezioni del primo ministro in carica Benjamin Netanyahu è data per certa in Israele. In particolare dopo l’ufficializzazione della coalizione fra il Likud del premier e il partito di destra ultra-ortodossa Israel Beitenu, capitanato da Avigord Liberman, già ministro degli Esteri. Una delle roccaforti elettorali di Netanyahu sono le colonie in Cisgirodania. Gli insediamenti sono illegali secondo la legge internazionale, perché costruiti su terre palestinesi. In queste cittadine vivono sia coloni ideologici, sia coloni economici, questi ultimi rappresentano più del 60% degli oltre 450mila israeliani che risiedono in Cisgiordania. Per David Ha’ivri, nato statunitense, ma da 30 anni israeliano “l’idea di uno Stato palestinese è primitiva e non accettabile”. Con questo motivo spinge per lo sviluppo di nuovi insediamenti che rappresentano una base elettorale importante per la destra, circa il 10% della popolazione di Cosimo Caridi
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione