Napoli, un pomeriggio di ordinaria follia. Dopo la notizia della presunta sparizione delle liste della Campania, una cinquantina di esponenti del Pdl si sono riuniti in fretta e furia all’hotel Terminus, dove hanno dovuto di nuovo preparare la documentazione per la candidatura. Il tutto tra la sorpresa per la situazione del tutto inaspettata e la paura di non riuscire a preparare tutti i documenti in tempo utile. Poco dopo le 20, però, Nitto Palma, commissario regionale in Campania, rassicurava tutti all’uscita del Palazzo di Giustizia di Napoli, dove aveva appena presentato le candidature: “Ho telefonato all’onorevole Cosentino e non l’ho rintracciato. Conseguentemente, per questioni prudenziali abbiamo provveduto a una ripetizione della documentazione. Alle 16 ero a Caserta e Cosentino mi ha consegnato la documentazione. Era dispiaciuto, ma è un uomo intelligente ha compreso la situazione”, ha dichiarato ai cronisti prima di lanciare una stoccata ai democratici: “Mi permetto di ricordarvi che una analoga posizione non è stata assunta dal Pd, che candida come capolista a Campania 2 una persona (il riferimento è a Rosaria Capacchione, ndr) che secondo quello che leggo sui giornali è sottoposta a procedimento penale per calunnia nei confronti di un sottufficiale della Guardia di Finanza. Da una parte vi è la concretezza dei fatti, dall’altra, penso al Pd, c’è solo chiacchiere e distintivo” di Andrea Postiglione