Sapete qual è da ieri il più potente alleato del presidente Crocetta? E’ una norma approvata definitivamente in Parlamento che porta da 90 a 70 i ‘deputati’ della prossima Assemblea Regionale Siciliana. Basterà che Crocetta minacci le dimissioni e possiamo essere sicuri che i voti in aula non gli mancheranno perché se si va tutti a casa, ben 20 membri dell’ARS ci rimarranno per sempre nella prossima legislatura. Il potere dovrebbe servire a fare il bene comune e auguro quindi al presidente Crocetta di avvalersi di questo asso nella manica per riformare in profondità la macchina burocratica siciliana e trasformarla da vera palla al piede a vantaggio competitivo per lo sviluppo dell’Isola.
In politica come in economia gli incentivi economici spiegano le ragioni profonde dei comportamenti dei politici di professione più della retorica dei valori e dei programmi cui dicono di aderire. E poiché l’incentivo economico a godere del reddito e dei privilegi che la casta si è data nel tempo è molto forte ed esercita una concorrenza sleale verso altre modalità di legittima ricerca di analogo benessere materiale basate però sullo studio e l’impegno che, anche in assenza di particolare talento, assicurano il successo nell’esercizio delle arti, delle professioni o dell’impresa, non si può non pretendere, nell’interesse generale, che la carriera politica torni ad essere un servizio più che l’affare della vita.
Bisogna indirizzare oculatamente incentivi, disincentivi e controlli verso il risultato utile della moralizzazione della vita pubblica. Tutti devono certamente avere pari possibilità di servire in politica, ma per evitare distorsioni e abusi bisogna neutralizzare il generoso incentivo economico attuale, riconoscendo e rimborsando tutte le spese (documentate) legate all’esercizio di funzioni pubbliche, ma remunerandole o in base al reddito precedente alla “discesa in campo” oppure parametrandole ad un multiplo del reddito medio del territorio (comune, provincia, regione, nazione) per il quale si eserciti la rappresentanza politica o amministrativa.
In questa prospettiva, è da salutare con favore l’obbligo di pubblicità che impone a politici e ai loro parenti entro il primo grado di rendere pubbliche le proprie situazioni patrimoniali contenuto nel decreto legislativo sulla trasparenza della Pubbli