A noi restano il conto da pagare e alcune domande.
Primo: l’Italia è in una grave recessione pur non avendo dovuto salvare le sue banche. Cosa succede se alla crisi economica si aggiunge una crisi bancaria?
Secondo: nell’ultima settimana sono emerse le perdite di due contratti derivati al Monte, “Santorini” e “Alexandria”. Quanti altri ce ne sono? E gli investitori si fideranno ancora dei bilanci delle banche italiane?
Terzo: cosa vuol fare la politica? Affrontare il caso Mps significa mettere in discussione il sistema che sostiene il potere italiano da 20 anni: banche spremute per fornire dividendi a Fondazioni gestite da ex politici che usano i soldi per garantire consenso ai loro sodali di partito. Qualcuno avrà il coraggio di occuparsi del problema? Lo avrà il Pd che dal sistema Mps ha beneficiato più di ogni altro? E Mario Monti e i suoi ministri riusciranno a trovare il tempo, tra un comizio e l’altro, per dire qualcosa? O il governo non esiste più?
Il Fatto Quotidiano, 23 Gennaio 2012