Amnesty International marca stretto la politica italiana sui diritti umani, in vista delle prossime elezioni. Con il lancio della campagna “Ricordati che devi rispondere” si rivolge direttamente ai partiti candidati a governare il Paese, proponendo un’ “agenda” di riforme nel campo dei diritti e invitando i leader degli schieramenti a rispondere in modo chiaro sugli argomenti del programma. Le richieste sono articolate in dieci punti e comprendono l’introduzione del reato di tortura e la garanzia della trasparenza dei comportamenti della polizia, la tutela di migranti, rifugiati e minoranze etniche e sessuali, l’assicurazione di condizioni dignitose nelle carceri e le battaglie internazionali contro la pena di morte e il commercio delle armi. “Non vogliamo più rimanere lontani dai dibattiti e dai riflettori della campagna elettorale. – spiega Christine Weise, presidente di Amnesty Italia – Vogliamo dire la nostra”. Ai leader delle coalizioni che si contendono il governo saranno inviati i dieci punti dell’agenda e sarà chiesta una risposta: i risultati saranno riportati sul sito ricordatichedevirispondere.it. “I ‘non so’, i ‘forse’ e i ‘poi vediamo’ non sono ammessi – spiega Riccardo Noury, portavoce di Amnesty – accettiamo solo repliche chiare” di Tommaso Rodano
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