“E’ una questione grave e se ne sta occupando la Banca d’Italia”. Questo il primo commento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sul caso Monte dei Paschi di Siena che col salire della tensione generale sta generando non poche scintille tra le istituzioni. Specie dopo che il Ministro del Tesoro, Vittorio Grilli, in giornata ha rinviato alla Banca Centrale le responsabilità ultime sulla vicenda. “Non sono esperto di banche ma se la questione è grave bisogna occuparsene. Ed io ho piena fiducia nell’operato della Banca d’Italia”, ha detto frenando lo scontro sul nascere.
Rompe il silenzio anche Mario Monti che da Davos manda un messaggio di distensione alle due parti. Da un lato, infatti, è pronto a mandare lo stesso Grilli a riferire in Parlamento sulla vicenda (“Il ministro dell’Economia è a disposizione per rispondere in Aula”). Dall’altro, il Professore, sostiene che non è “in questione il tema dei controlli” e che la vicenda Mps non mette in risalto un problema di vigilanza bancaria, mentre è “importante sottrarre la tematica alla confusione che si sta creando, per evidenti ragioni”. L’ex rettore della Bocconi, quindi, invita tutti a tenere il caso Mps fuori della contesa elettorale.
E precisa ciò che più gli sta a cuore: “In particolare per quanto riguarda il governo e il ministero dell’Economia e Finanze è chiaro che ciò che è stato detto circa interventi finanziari effettuati e sulle comparazioni tra l’ammontare che sarebbe stato impiegato (per il Monte dei Paschi, ndr) e il gettito di imposte è completamente oggetto fantasia“. Evidente il riferimento alla polemica sulla coincidenza tra l’ammontare del gettito della prima rata dell’Imu e la somma destinata al salvataggio della banca senese. Il tema, in ogni caso, per Monti come per Grilli veramente non sussiste”, dal momento che “la sottoscrizione dei nuovi strumenti finanziari non è avvenuta, perché tra l’altro non si sono ancora verificate alcune delle condizioni necessarie per completare l’operazione”. Anche se fino a due giorni fa le “condizioni necessarie” erano considerate solo dei passaggi tecnici.
“Totale, assoluta fiducia in Bankitalia”, si unisce al coro un esperto in materia come l’ex numero uno di Banca Intesa e attuale ministro per lo Sviluppo economico,Corrado Passera.Spero che la cosa possa rientrare. Aspettiamo di vedere”, ha poi detto ai microfoni di Sky anche lui dal Forum di Davos. “Che ci sia un problema gravissimo di credito è sotto gli occhi di tutti – è quindi passato a temi più generali – C’è un problema di raccolta a medio e lungo termine che rende difficile dare i mutui. Su questo stiamo lavorando perché a famiglie e imprese arrivi il credito. In questi ultimi 10 anni vissuti nel settore bancario ho osservato la forza e la competenza del nostro settore bancario. Anche in fasi criticissime il nostro paese si è comportato meglio di molti altri”.
In serata, poi, i toni si abbassano. Dopo i richiami all’ordine del Presidente della Repubblica e del premier, Grilli, tramite un portavoce, fa sapere che “i rapporti con Bankitalia non sono ottimi ma eccellenti“, mentre fonti di Via Nazionale assicurano che con il ministero dell’Economia “non c’è alcun contrasto ma piena collaborazione“.