A Gerardo Soglia, candidato alle elezioni politiche per il Senato in Campania, i giudici hanno inflitto una pena di 3 anni e 3 mesi per il crac della società 'Buon Viaggio', fallita nel marzo 2010. Per il parlamentare, imprenditore nel settore turistico ed ex presidente del Pescara Calcio, è stata anche disposta l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni
Il deputato Gerardo Soglia, candidato alle elezioni politiche per il Senato in Campania per la lista ‘Grande Sud’della coalizione di centrodestra, è stato condannato dal tribunale di Milano a 3 anni e 3 mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta in relazione al crac della società ‘Buon Viaggio’, fallita nel marzo 2010. Per il parlamentare, imprenditore nel settore turistico ed ex presidente del Pescara Calcio, è stata anche disposta l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Per lui il pm di Milano, Luca Poniz, aveva chiesto 4 anni e 6 mesi di reclusione Secondo l’accusa, Soglia – parlamentare ex Pdl – assieme a un ex consigliere della società (il deputato era amministratore delegato) avrebbe distratto e dissipato il patrimonio della società in particolare con un’operazione che risale al 6 novembre 2007: lo scorporo di un ramo d’azienda, Cafe Voyage, al quale era annesso un immobile in viale Misurata, a Milano, del valore di 4.182.800 euro.
I giudici della seconda sezione penale di Milano hanno disposto, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni (diventerà definitiva se confermata anche dalla Cassazione), anche l’incapacità per il parlamentare di far parte degli uffici direttivi di imprese per 10 anni. Inoltre, il collegio ha condannato il deputato a risarcire la curatela fallimentare della società con oltre 4 milioni di euro.
Lo scorso anno il nome di Soglia era apparso in un’altra inchiesta in Calabria per frode fiscale. Nel febbraio dello scorso anno Soglia aveva ricevuto un avviso di garanzia. Ma il mese dopo il Gip del tribunale di Lamezia Terme, non aveva convalidato il sequestro dei beni. Il deputato era stato coinvolto in qualità di legale rappresentante pro tempore della società Temesa, proprietaria di un albergo a Nocera Terinese, ed altri tre rappresentanti della stessa società che si erano succeduti nel corso del tempo. L’accusa era stata quella di utilizzo di fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti, emesse da società compiacenti, tra le quali anche una di diritto olandese. Per gli investigatori della Finanza gli indagati avrebbero evaso imposte sui redditi ed Iva per 1,4 milioni di euro ed avrebbero beneficiato indebitamente di rimborsi Iva per più di 500 mila euro.
Soglia era stato protagonista anche di un addio alla maggioranza quando era in quota gruppo dei Responsabili poi Popolo e Territorio nel settembre del 2011. Sembrava pronto ad approdare al gruppo di Futuro e Libertà di Gianfranco Fini. Il deputato salernitano dopo aver incontrato l’allora coordinatore del Pdl in Campania Nicola Cosentino aveva deciso di rimanere nelle file della maggioranza.