Il Pd ha delle responsabilità nell’affaire Monte dei Paschi. L’ultimo affondo di Mario Monti al partito di Pier Luigi Bersani è durissimo e colpisce là dove i nervi sono più scoperti. L’effetto è quello di un ennesimo schiaffo al leader democratico. Che infatti replica stizzito: “Trova un difetto al Pd tutti i giorni, mentre per un anno non ne ho mai sentiti…”. La campagna elettorale impone al professore di mettere da parte quella aplomb che ha caratterizzato la sua premiership. “Il guru di Obama -ammette in una lunga intervista a Radio Anch’io – mi ha detto di essere più cattivo in certe circostanze”. I sondaggi, anche se lui si dice soddisfatto, danno la sua lista in calo. Anche per questo alza i toni. Così, nonostante deprechi le “corride elettorali” su temi così delicati, lancia l’affondo su Mps: una vicenda in cui “il Pd c’entra” perché “ha sempre avuto molta influenza sulla banca. Bersaglio del suo attacco, ci tiene a precisare, non è Bersani ma piuttosto quella “brutta bestia” che è la “commistione fra banca e politica”.
Oggi intanto l’assemblea degli azionisti di Mps ha dato il via libera all’emissione dei 3,9 miliardi di Monti bond necessari a coprire le perdite di oltre 700 milioni in arrivo dallo scandalo dei titoli tossici. I vertici dell’istituto di credito hanno lanciato un messaggio chiaro: le cassaforti nascoste del Montepaschi di Siena sono state aperte tutte, la magistratura adesso farà il suo dovere e la banca agirà a tutela del proprio patrimonio ma soltanto quando le bocce saranno ferme. Il tutto mentre il tam-tam di polemiche mediatico-elettorali non si è arrestato neanche oggi, anche se in Borsa il titolo ha finalmente tirato il fiato (+11% a 0,25 euro) nonostante il frenetico scambio di titoli (è passato di mano il 12%). “Il rimbalzo a Piazza Affari – ha commentato l’ad Fabrizio Viola – credo che sia una cosa naturale dopo aver fatto un meno 20% in tre giorni. Il mercato si sta rendendo conto che il problema c’è ma è gestibile”.
Intanto, a monitorare la situazione, oltre a inquirenti, Palazzo Koch e Consob, si è aggiunta anche la Commissione europea, che in queste ore ha riallacciato i contatti con le Autorità italiane. Bruxelles nelle scorse settimane aveva approvato gli aiuti di Stato e adesso attende, entro sei mesi, un piano di ristrutturazione “sulla base del quale dare il via libera definitivo al salvataggio”, ha fatto sapere un portavoce.
Nell’occhio del ciclone, però, resta ancora la Banca d’Italia, accusata da politici e non di non aver vigilato a dovere. Sul tema è tornato di nuovo il governatore, Ignazio Visco, per sgombrare il campo da ulteriori polemiche mentre il ministro Grilli ha fatto sapere che martedì sarà in Parlamento in Commissione finanze e riferirà sulla questione. Su Mps, ha detto Visco, “sbaglia chi adombra mancanza di supervisione”. Via Nazionale, ha aggiunto, “non ha nulla da nascondere”, Mps è una banca “stabile” ma adesso è aperta “un’indagine”.
La cronaca della giornata
17.48 – Il titolo Mps rimbalza in Borsa (+11%), scambiato il 12% del capitale – Rimbalza con forza Mps in Borsa echiude la seduta con un rialzo dell’11,36% a 0,259 euro, recuperando parzialmente la perdita di circa il 20% accumulata nelle tre precedenti sedute. Sul titolo scambi da capogiro, quasi 1,42 miliardi di pezzi, pari al 12% circa del capitale.
17.22 – Profumo: “Su di noi dichiarazioni elettorali. Se continua, reagiamo” – Il dibattito sul Monte Paschi di questi giorni è influenzato dalle elezioni nazionali e da quelle comunali a Siena, ma “l’uso di certi termini va fatto con cautela, anche se capisco che danno visibilità mediatica”. Lo ha affermato il presidente Alessandro Profumo, aggiungendo che se lo stato di cose continuerà “valuteremo come reagire”. “Bisogna ricordarsi – ha detto – che questa è una banca, è un’azienda quotata, con 6 milioni di clienti e 30.000 dipendenti”.
16.59 – Profumo: “Non capisco i numeri di Grillo, non c’è nessun buco” – “Posso rispondere a quello che capisco, ma io non so dove sia questo buco, non c’e'”. Cosi’ il presidente del Monte Paschi, Alessandro Profumo, ha risposto in conferenza stampa alle affermazioni di Beppe Grillo, che in assemblea aveva parlato di un ‘buco’ di 14 miliardi di euro. Grillo aveva poi lasciato l’assemblea senza attendere le repliche. “Se si riferiva alla svalutazione dell’avviamento di Antonveneta – ha detto – questo è già stato contabilizzato nel bilancio 2011 e nel primo semestre 2012″. ”A Beppe Grillo dico sono persona che un minimo capisco il mestiere – ha aggiunto Profumo – L’ho fatto per tanti anni e sono stato ritenuto adatto dall’assemblea del Monte. Farò di tutto per consentire a Grillo di ricredersi”. In questo caso la risposta a Grillo era riferita al fatto che il presidente Mps fosse “inadatto” a presiedere la banca.
16.49 – Profumo: “Per politica grande rispetto e totale indipendenza” – “Grande rispetto e totale indipendenza” nei confronti della politica. Questa la posizione del presidente del Monte Paschi, Alessandro Profumo. “Noi siamo una banca – ha detto – dobbiamo fare bene la banca”.
16.47 – Profumo: “Larga parte Monti Bond rimborsata entro il 2015” – Il Monte dei Paschi di Siena intende rimborsare “larga parte” dei Monti bond nell’arco del piano industriale che va fino al 2015. La parte rimanente sara’ rimborsata in tempi brevissimi. Lo ha affermato il presidente Alessandro Profumo in conferenza stampa. “Se non dovessero venire rimborsati – ha precisato – sarebbero trasformati in capitale e a quel punto il Tesoro diventerebbe nostro azionista di stragrande maggioranza. Ma la nostra volonta e’ di rimborsarli presto”.
16.44 – Profumo: “Correntisti e risparmiatori stiano tranquilli” – Correntisti e risparmiatori del Monte Paschi “secondo noi possono stare assolutamente tranquilli”. Lo ha detto il presidente della banca, Alessandro Profumo. “Ho visto – ha aggiunto – che oggi anche l’autorità di vigilanza si e’ espressa in proposito”.
16.37 – Viola: “Non ci sono altri cassetti per quanto sappiamo, ma prudenza” – “A nostra conoscenza non ci sono altri cassetti da aprire, ma ci vuole prudenza”. Lo ha affermato l’amministratore delegato del Monte Paschi, Fabrizio Viola, in conferenza stampa. “Per dire la parola fine – ha aggiunto – occorre finire il lavoro, noi ci siamo dati l’obiettivo di concludere entro i primi dieci giorni di febbraio. Non siamo di fronte ai soliti derivati inseriti e contabilizzati che si vedono a colpo d’occhio, qui sono operazioni molto complesse”.
16.25 – Assemblea soci approva aumento capitale per Monti bond – L’assemblea del Monte dei Paschi di Siena ha approvato a larghissima maggioranza l’aumento di capitale di 4,5 miliardi di euro, a servizio dei ‘Monti bond’. Dopo sette ore di lavori a favore della proposta ha votato il 98,75% del capitale presente.
16.15 – Viola: “In cda ok a piano cospicue dimissioni di partecipazioni” – Il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi ha approvato un piano di dismissione di partecipazioni. Lo ha detto l’a.d. Fabrizio Viola, oggi in assemblea. “Abbiamo identificato un numero cospicuo di partecipazioni non strategiche, non funzionali al business della banca – ha detto – su cui abbiamo intenzione di attivare un processo di dismissioni. Cedendo le partecipazioni si libererà capitale e questo darà un contributo al rimborso degli strumenti governativi”.
15.21 – Visco: “Bankitalia fa vigilanza e non lotta a crimine” – “La Banca d’Italia fa attivita’ di vigilanza prudenziale e non di lotta al crimine”: lo ha affermato il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, al margine dei lavori del Forum di Davos, rispondendo ad una domanda sulla vicenda Mps e sul clima di fiducia che deve creare una banca centrale. “Bisogna comunque mettere in luce – ha detto Visco – i punti di forza. Ci sono poi punti di debolezza che vanno affrontati. I casi specifici vanno affrontati in altro modo”.
15.31 – Profumo: “Io viola e cda totalmente indipendenti da politica” – “Io, Viola e tutto il cda siamo totalmente indipendenti dalla politica”. Lo ha detto il presidente di Mps Alessandro Profumo, rispondendo agli azionisti nel corso dell’assemblea. “La discontinuità l’abbiamo dimostrata in tutte le azioni del cda, dal 27 aprile scorso, quando è stato nominato, ad oggi. La discontinuità è nei fatti”.
15.25 – Mps, boom di scambi a Piazza Affari – Scambi vorticosi sul titolo Mps aPiazza Affari. A metà pomeriggio è già stato scambiato il 10% del capitale. Nelle ultime quattro sedute è passato di mano, ad ora, il 28% del capitale della banca. Il titolo balza del 10,07% a 0,25 euro
15.21 – Sì da Fondazione a delega cda per aumento capitale – La Fondazione Mps voterà il via libera alla delega al Cda di Banca Monte dei Paschi di Siena per l’aumento di capitale proposto dai vertici del Monte. Lo ha detto Gabriello Mancini, intervenendo all’assemblea dei soci e ribadendo l’auspicio che il Monte possa restituire anche prima del tempo “attraverso risorse provenienti dalla gestione caratteristica” i Monti bond. Mancini ha quindi ribadito che senza questi, un eventuale aumento di capitale avrebbe avuto un “esito problematico”.
15.15 – Codacons lancia azione risarcitoria contro Mps – Il Codacons ha lanciato una azione risarcitoria contro Monte dei Paschi di Siena per lo scandalo dei derivati. Lo annuncia l’organizzazione dei consumatori in una nota in cui sottolinea che “correntisti e azionisti Mps possono costituirsi parte offesa nel procedimento aperto a Siena, e chiedere di essere risarciti per i danni subiti”.
15.11 – “Non è discussione solidità della banca” – I problemi che si trova ad affrontare Mps, compreso quello delle operazioni sui derivati, “non mettono assolutamente in discussione la solidità e il corretto funzionamento della banca”. Parola di Fabrizio Viola, ad di Mps, secondo cui le operazioni sui derivati di cui si parla in questi giorni “sono state identificate dal management della banca e non sono cose saltate fuori per caso”.
15.06 – Ad Viola. “Con nuovo vertice aperti i cassetti” – Il licenziamento del direttore generale è stato “il presupposto per aprire i cassetti” e, una volta rinvenuti i documenti, chiedere un adeguamento di 500 milioni di euro dei Monti bond. Lo ha spiegato l’a.d. del Monte Paschi Fabrizio Viola rispondendo alle domande degli azionisti in assemblea. “Non sono operazioni di cui si riesce ad avere immediata contezza – ha aggiunto riferendosi ai tempi – facciamo il massimo per accelerare perche’ l’incertezza non è una buona compagna di viaggio”.
14.48 – Fondazione Mps: “Pronti ad azione di responsabilità” – La Fondazione Mps è “determinata ad intraprendere tutte le eventuali azioni, comprese quella di responsabilità che la legge riserva, a tutela degli interessi propri e di tutti gli azionisti”. Lo ha detto il presidente Gabriello Mancini intervenendo all’assemblea straordinaria degli azionisti della banca.
14.25 – Berlusconi: “Non intervengo, ma critiche doverose” – “Non voglio intervenire su questa vicenda, già il mio movimento attraverso il segretario Alfano ha espresso un parere. Lascio a lui e agli altri le critiche che sono doverose”, ha detto Silvio Berlusconi ai microfoni del Gr.
14.13 – Grilli: “Dirò tutto in Parlamento” – “Tutto quello che ho da dire lo dirò nell’audizione che martedì avrò in Parlamento in Commissione finanze”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, parlando con i giornalisti a Davos.
14.00 – Rossi: “Attendiamo lezioni dal premier sui derivati” – ”Se il Pd può aver avuto influenzà su Mps chissà cosa potrebbe raccontarci su come funziona la finanza speculativa il primo ministro Monti che per lunghi anni è stato dipendente al servizio della Goldman Sachs. Forse sarebbe più interessante sapere cosa si pensa di fare per regolare l’innovazione finanziaria voluta dal liberismo politico ed economico con il suo carattere distruttivo della ricchezza del lavoro e dell’impresa, con la sua lontananza e la sua avversità all’economia reale”, ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi sulla vicenda Mps. “Il vero tema di questa campagna elettorale è cosa fare affinché il risparmio ritrovi la strada per sostenere le famiglie e le imprese – ha aggiunto -. Credo sarebbe utile discutere di ciò piuttosto che aggredire il Pd strumentalizzando una vicenda grave e mettendo così ancor più in difficoltà un istituto finanziario come Mps, importante per il Paese e la Toscana”.
13.51 – Bersani: “Da Monti un attacco al giorno al Pd” – “Monti trova un difetto al Pd tutti i giorni, per un anno non ne ho mai sentiti”, così Pier Luigi Bersani ha replicato ai cronisti che, sotto la sede del Partito Democratico, gli chiedevano un commento all’accusa di Mario Monti al Pd di aver avuto un ruolo nella vicenda del Monte dei Paschi di Siena.
13.27 – Audizione Grilli prevista per martedì 29 – Martedì 29 gennaio, alle 15, il ministro dell’Economia Vittorio Grilli riferirà sulla vicenda Mps in commissione Finanze alla Camera.
12.45 – Titolo Mps a +11% – Accelera ancora in Borsa Mps, che guadagna l’11,1% a 0,25 euro per azione. Sempre più vorticosi gli scambi: sono passati di mano circa 750 milioni di titoli, vale a dire più del 6,3% del capitale sociale. Si tratta di volumi che, in mezza seduta, superano già di oltre due volte la media giornaliera dell’ultimo mese.
12.20 – Visco: “Bankitalia non è la polizia delle banche”. “La Banca d’Italia è un organo di vigilanza, non è la polizia delle banche”. Lo afferma il governatore Ignazio Visco in un’intervista a Bloomberg tv a Davos rispetto al caso Mps. “La Banca d’Italia non fa un’azione di polizia, cura la sana e prudente gestione laddove la gestione sembra imprudente interviene”, aggiunge. “La posizione della Banca d’Italia – spiega – è quella di accertare le eventuali responsabilità individuali”.
12.03 – Alfano attacca il Pd, difficoltà a ricordare. “Hanno una difficoltà enorme a spiegare la verità, ma non ci sono molte chiacchiere da fare. “E’ molto semplice. La banca è controllata da una fondazione, che è controllata da un ente che è da decenni controllato dal Pci-Pds-Ds-Pd. Lo ricorderemo ogni giorno in campagna elettorale, per far capire come vanno a finire le realtà gestite dalla sinistra senza alcun controllo esterno. Il Pd è senese nell’anima, con tutto il rispetto per i cittadini di Siena”. Così il segretario del Pdl Angelino Alfano, al convegno del partito.
11.33 – Maroni: “Commissariare banca se tangenti provate” – “La situazione è molto grave, c’è puzza di tangenti, come scrivono i giornali”. Così Roberto Maroni parlando della situazione di Mps al suo arrivo alla Fiera di Milano. “Si parla di una presunta tangente per Antonveneta – ha proseguito il segretario federale della Lega – bisogna accertare i fatti immediatamente e il governo, il Parlamento, se ci sono questi presupposti, deve procedere, come il Governo inglese con la Royal Bank of Scotland, al commissariamento, risanamento e vendita”.
11.32 – Lannutti (adusbef): “Monti è l’ultimo che può parlare di commistione” – “L’ultimo che può parlare sul fenomeno della commistione tra banca e politica e del fenomeno storico banche-politica è il presidente del Consiglio Mario Monti, strapagato consulente di Goldman Sachs, una delle banche di affari maggiormente responsabile della crisi sistemica e massima esperta in prodotti derivati e nella creazione del denaro dal nulla”.
11.29 – Profumo: “Tuteleremo nostro onore” – “Mi riservo di tutelare la nostra reputazione, rispettabilità ed onorabilità nelle sedi competenti se vengono espressi giudizi sulle persone”. Così il presidente di Mps Alessandro Profumo parlando all’assemblea straordinaria della banca, commentando alcuni interventi di piccoli azionisti che avevano espresso giudizi pesanti e formulato accuse sul suo precedente operato in Unicredit. “Prego di prestare attenzione a ciò che si dice – ha aggiunto Profumo – Nessuno può pensare di venire qui, dire quello che vuole magari ed essere ripreso in un momento di visibilità pubblica”.
11.09 – Possibile assemblea fiume – Si preannuncia un’assemblea fiume al Montepaschi di Siena. Nonostante l’ordine del giorno preveda soltanto un punto da mettere ai voti, ovvero l’aumento di capitale necessario a tirar fuori dalle secche la banca più antica del mondo, sono già decine i soci che vogliono prender parola per manifestare le proprie preoccupazioni per quanto sta accadendo all’interno di Rocca Salimbeni. Gli interventi previsti al momento sono circa 30 (con possibilità che aumentino nel corso della mattinata) e ciascuno di questi ha una durata massima di dieci minuti, come stabilito dal presidente Alessandro Profumo a inizio lavori. Tirando le somme si tratta quindi di oltre quattro ore di domande. Seguiranno poi le risposte dei vertici ed eventuali repliche dei soci. I temi più quotati, lo scandalo derivati, garanzie sui 31mila dipendenti della banca, le inchieste della magistratura, la vigilanza della Banca d’Italia, gli aiuti di Stato da 3,9 miliardi di euro, gli ex vertici guidati da Giuseppe Mussari.
10.40 – Grillo: “Interrogare tutti i segretari del Pd” – “Bisognerebbe chiamare tutti i segretari del Pd dal ’95 a oggi e fargli delle domande: qualcuno dovrà dire dove sono andati questi soldi. Chi doveva controllare, Draghi, la Tarantola, la Consob? E’ uno dei buchi più grossi in Italia e in Europa e abbiamo bisogno di risposte”. Così Beppe Grillo intervenendo all’assmeblea dei soci di Banca Mps.
10.34 – Rubato tablet a socio: “E’ questa l’etica che c’è nella banca”. Profumo: “La banca non c’entra, semmai i soci” – Un tablet che scompare durante l’assemblea del Montepaschi e l’argomento tiene banco tra il socio derubato e il presidente dell’istituto, Alessandro Profumo. L’accaduto, capitato al piccolo azionista Romolo Semplici, è stato denunciato da lui stesso aprendo il proprio intervento in assemblea. “Presidente, sono stato derubato del mio tablet”, ha detto. “E’ uno scandalo che accada proprio qui e la dice lunga su questa banca”. Immediata la risposta di Profumo: “Mi spiace, ma questa non è colpa della banca ma dei suoi soci”.
10.22 – Mps accelera in borsa – Mps accelera in Piazza Affari esale dell’8,62% a 0,25 euro dopo un congelamento scattato a seguito di un rialzo superiore al 7%. Vivaci gli scambi sul titolo, che in 3 sedute ha perso il 20% del proprio valore. In solo un’ora di contrattazioni è passato di mano il 3,5% del capitale, pari alla metà di quanto circolato nell’intera seduta precedente. A Siena intanto è iniziata l’assemblea degli azionisti, mentre nella vigilia il Cda ha rinnovato la propria fiducia sul nuovo management.
10.15 – Botta e risposta Grillo-Profumo – Botta e risposta tra Beppe Grillo e Alessandro Profumo in assemblea. Il leader del movimento a 5 stelle parlando ai soci ha lanciato l’allarme di “un buco nei conti di 14 miliardi di euro, bisogna subito aprire un’inchiesta”. Dichiarazione che ha fatto subito intervenire il presidente Profumo che ha chiesto: “Mi dica da dove viene questa indicazione? Qui non c’è nessun buco”.
9.45 – Samorì: “Nazionalizzare subito” – “Chiedo l’immediata nazionalizzazione di Banca Monte dei Paschi di Siena e il licenziamento di tutto l’attuale management”. Così il finanziere Giampiero Samorì, leader del movimento Mir (indagato per accesso informatico abusivo nel tentativo di arrivare al Cda della Banca popolare dell’Emilia) prima di entrare all’assemblea straordinaria degli azionisti di Mps: “Sono titolare di poche azioni, sono già venuto qui per proseguire la mia battaglia contro l’ad Fabrizio Viola e tutta l’oligarchia bancaria”, ha affermato tra l’altro Samorì. Per il fondatore del Mir la banca senese deve tornare presto a fare utili e soprattutto a contribuire come “propulsore” per il rilancio dell’economia italiana.
9.20 – Monti: “Mps? Pd c’entra”- Il Pd c’entra in questa vicenda Mps? “Sì – risponde Mario Monti a ‘Radio anch’io’ – perché il Pd ha sempre avuto molto influenza attraverso la fondazione e la banca, ma non sono venuto qui per attaccare Bersani, ma per attaccare il fenomeno della commistione tra la banca e politica che va ulteriormente sradicato”. Per il premier “la commistione tra banca e politica” è “una brutta bestia”.
9.15 – Iniziata l’assemblea dei soci
9.10 – Monti: “A Mps prestito a tasso oneroso” – Il governo ha destinato al Mps la cifra ricavata dall’Imu? “Ciò che è stato previsto non è una cifra a fondo perduto, ma un prestito. Ma nulla è stato sborsato finora, è una somma di 2 miliardi, il resto” è il rimborso dei precedenti ‘Tremonti bond’, “sono soldi che comunque andranno rimborsati con alti prestiti, con tassi onerosi”. Così Mario Monti a ‘Radio anch’io’. “Cade qualsiasi parallelismo con l’Imu. Eliminando questa nuvola terroristica rispetto agli importi, si tratta di fare chiarezza”, conclude. “Il prestito è stato chiesta dall’Autorità bancaria europea”.
9.00 – Titolo Mps parte a +5% dopo tre rossi consecutivi – Vero e proprio sprint in Borsa diMps. Il titolo, che in 3 sedute ha perso il 20% della capitalizzazione, parte bene e corre con un rialzo del 5,02% a 0,24 euro nei primi scambi.
8.57 – Gazebo e presidi a Siena – Un presidio della Lega Nord e uno delle forze che sostengono la lista Rivoluzione Civile di Ingroia stanno accogliendo i soci di Banca Monte dei Paschi di Siena convocati per l’Assemblea straordinaria. Cori e volantini contro la dirigenza del Monte ma anche contro l’ex sindaco di Siena e candidato del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative Franco Ceccuzzi.
8.56 – Grillo all’assemblea degli azionisti – “Quello che hanno fatto alla banca Monte dei Paschi è peggio della Tangentopoli, di Craxi e di Parmalat insieme, questo è il danno che hanno fatto”. Così Beppe Grillo arrivando nella sede dell’Assemblea di Mps, accolto da una ressa di giornalisti, cameraman e fotografi. “Hanno fatto di un partito una banca e di una banca un partito”, ha aggiunto mentre entrava in Assemblea. “Mussari è un incompetente, lo hanno messo lì a fare il linoleum: stanno vendendo una banca del 1500 al mercato”, ha concluso.
Il Pd ha delle responsabilita’nell’affaire Monte dei Paschi. L’ultimo affondo di Mario Monti al partito di Pier Luigi Bersani è durissimo e colpisce là dove i nervi sono più scoperti. Il professore, come se non bastasse, ammicca al Pdl facendo capire che l’alleanza con i Democratici non è l’unica opzione nel dopo-voto. Un’apertura condizionata al fatto che il partito sia “mondato” da Silvio Berlusconi e dall’intesa con la Lega. E che sembra dettata da ragioni di tattica elettorale (guadagnare consensi fra i moderati), ma anche di strategia: in caso di pareggio, infatti, il premier ritiene possibile l’allargamento della coalizione a tutti quei pidiellini che guardano con favore alla sua esperienza di governo. Eventualità che, almeno secondo un consigliere del professore, potrebbe non dispiacere nemmeno al Cavaliere. L’effetto, comunque, è quello di un ennesimo schiaffo al leader democratico. Che infatti replica stizzito: “Trova un difetto al Pd tutti i giorni, mentre per un anno non ne ho mai sentiti…”.