Cavaliere all'attacco durante il Tg1: "E' noto che nelle cosiddette 'regioni rosse', il Partito democratico controlla vaste parti dell’economia, dalle cooperative alle banche". Poi "Monti e Bersani si sono già detti di tutto e di più", ironizza l'ex premier riferendosi al botta e risposta tra Professore ("Il Pd ha delle responsabilità") e il leader democratico ("Sbraniamo chi insinua qualcosa")
”E’ chiaro a tutti che se la sinistra non è in grado di gestire una banca non è in grado di governare il Paese“. Le parole di Silvio Berlusconi arrivano alla fine di una giornata di fuoco incrociato sul caso del Monte dei Paschi di Siena, la banca finita al centro di uno scandalo per la rivelazione di un accordo segreto per far sparire dal bilancio dell’ente un buco di oltre 220 milioni. Intervendo al Tg1, il Cavaliere si è scagliato contro “la sinistra” incapace di gestire una banca e quindi altrettanto incapace di “governare il Paese”.
Secondo Berlusconi, che in Monte Paschi ha interessi economici rilevanti , ”Monti e Bersani si sono già detti tutto e anche di più”, ha commentato riferendosi alla polemica tra il Professore e il segretario Pd che, da giorni, si rimpallano le responsabilità politiche di quanto accaduto alla banca senese. “Il Pd c’entra”, aveva scandito Monti durante un’intervista telefonica il 25 gennaio. ”Sento dire che c’e qualcuno che lascia intendere qualcosa di men che corretto da parte nostra su Mps. Parlino chiaro, li sbraniamo“, ha risposto Bersani da Genova il giorno seguente.
“E’ noto che nelle cosiddette ‘regioni rosse’ – ha insistito il Cavaliere – la sinistra controlla vaste parti dell’economia, dalle cooperative alle banche. Mps è la terza banca italiana, ha sei milioni di clienti, 30 mila dipendenti, e quindi si tratta di trovare delle soluzioni concrete per mettere la Banca e i risparmiatori a riparo da ogni rischio. Le colpe, se ci sono, verranno accertate dopo”.