L’Europa punta sull’innovazione con due progetti rivoluzionari, ai quali la Commissione Europea ha assegnato il finanziamento record da un miliardo ciascuno: un finanziamento senza precedenti. I due progetti, della durata di dieci anni, parlano entrambi italiano. Il primo, “Grafene”, punta alla ricerca sulle applicazioni del materiale più sottile del mondo; il secondo, “Cervello umano”, ha l’obiettivo di costruire un supercomputer capace di imitare il cervello umano, perfino nelle emozioni.
“Grafene”, che ha fra i principali coordinatori il Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), tende a mettere a punto le prime applicazioni del materiale rivoluzionario destinato a raccogliere l’eredità del silicio. Diretto da Jari Kinaret, dell’università svedese di Chalmers, il progetto coinvolge complessivamente 126 gruppi di ricerca di 17 Paesi. Compito dell’Italia è guidare le attività relative alle possibili applicazioni del grafene per l’energia (ad esempio con celle fotovoltaiche più efficienti) e per nuovi materiali (come quelli al servizio dell’ingegneria dei tessuti. “E’ il più ambizioso programma di ricerca congiunto mai messo in campo dalla Comunità Europea”, osserva il direttore del dipartimento Scienze chimiche e tecnologie dei materiali del Cnr, Luigi Ambrosio. Le ricerche sui materiali compositi sono coordinate da Vincenzo Palermo, dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività (Isof-Cnr), mentre Vittorio Pellegrini, dell’Istituto nanoscienze del Cnr (CnrNano) guida la ricerca sulle applicazioni nel campo dell’energia.
“Con questo progetto anticipiamo importanti pezzi del futuro, assicurando all’Europa un ruolo da protagonista nello studio e utilizzo, industriale e commerciale, del grafene, un sorprendente nanomateriale dalla grande versatilità applicativa”, ha osservato il presidente del Cnr, Luigi Nicolais.
Il secondo progetto, nel quale l’Italia ha una partecipazione, si chiama “Cervello umano” ed ha l’obiettivo di realizzare un supercomputer di nuova generazione che sappia imitare il cervello umano sotto ogni aspetto, sia logico che emotivo. A questo programma di ricerca ambizioso, diretto da Henry Markram del Politecnico di Losanna, partecipano ricercatori di 87 istituzioni. L’Italia vi prende parte con il Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non lineare (Lens), dell’università di Firenze, con il Politecnico di Torino, l’università di Pavia, l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Fatebenefratelli di Milano e il Consorzio Interuniversitario Cineca di Bologna. L’obiettivo è mettere insieme tutte le conoscenze sul cervello umano, ricostruendone suo funzionamento su avanzatissime piattaforme informatiche. Tra le ricadute possibili ci sono la comprensione delle malattie degenerative del sistema nervoso ed una nuova generazione di supercomputer.