Il collettivo in conferenza stampa dopo il secondo intervento delle forze dell'ordine si smarca da Sel e torna ad accusare l'immobilismo della giunta Merola. "Serviamo noi per incentivare il Comune ad occuparsi dei numerosi spazi vuoti in città"
Il Pd? “Un partito ancora stalinista“. L’assessore Frascaroli? “E’ lei che fa la guerra agli anziani, in 7 anni non è riuscita a riaprire il Santa Marta”. L’appoggio di Sel? “Non abbiamo bisogno di giochini elettorali. Sel è la stampella del Pd e dell’austerity del prossimo governo”. Ne hanno per tutti i ragazzi e le ragazze di Bartleby, a poche ore dallo sgombero dell’ex conservatorio Santa Marta, stabile di proprietà comunale occupato dopo un corteo di oltre 500 persone.
In una conferenza stampa gli attivisti hanno spiegato i loro piani per il futuro. “Al Santa Marta abbiamo avviato una serie di progetti che porteremo avanti nell’aula occupata Roveri di lettere e filosofia. In futuro ci riprenderemo un altro spazio, e i tempi li decideremo noi”, spiega Antonio.
“Questa mattina la Digos ha chiuso l’ex conservatorio, non l’ha certo riaperto o messo a disposizione di anziani e bambini – racconta Paolo – La giunta parla di legalità e regole, quello che noi vediamo sono lavori che non partono mai, appalti e bandi pasticciati, e nel caso manganelli per reprimere chi non ci sta. Vigileremo perché il Santa Marta sia messo a disposizione della città il prima possibile. Evidentemente servono le occupazioni per sbloccare un immobilismo quasi decennale”.
Questa mattina attorno alle 8 la polizia si è presentata di fronte all’ex conservatorio Santa Marta e ha provveduto alla chiusura dell’edificio. Il Santa Marta, quando gli uomini della Digos sono entrati, era vuoto. Gli attivisti avevano infatti deciso di utilizzare l’edificio solo durante le ore diurne. Nei giorni scorsi gli occupanti avevano provato a tracciare un piano di attività per l’ex convento: tra le tante uno studentato, una mensa popolare e un consultorio per la salute lgbt. “Ma andremo avanti usando l’università come base”. Uno sgombero, quello di Bartleby che ha spaccato la comunità universitaria, e che ha portato scompiglio in Consiglio comunale, con Sel che ha prima appoggiato il corteo del collettivo che ha portata all’occupazione, poi ha fatto marcia indietro bacchettata dall’alleato democratico.
“Abbiamo solo partecipato alla prima parte della manifestazione – ha spiegato Cathy La Torre, capogruppo di Sel in Comune – Vorrei precisare che non abbiamo certo occupato”. Rimane però il problema “degli spazi”, sul quale Sel sembra intenzionata a incalzare la giunta a guida Pd. “Vogliamo una mappatura, l’abbiamo chiesta a ottobre 2012 ma per ora non ci sono ancora i risultati”, hanno spiegato i consiglieri. Nei giorni scorsi il quotidiano online zic.it ha pubblicato un’inchiesta in cui si raccontano le vicissitudini burocratiche e legali che hanno bloccato i lavori di ristrutturazione dell’ex conservatorio Santa Marta. “Quella inchiesta l’abbiamo letta – spiegano quelli di Bartleby – e pensiamo che la città sia piena di spazi vuoti di proprietà Comunale in cui non si fa nulla”.
Intanto Bartleby, dopo due sgomberi consecutivi, annuncia una manifestazione in rettorato. “Con noi porteremo il Dracula di cui il Rettore ha tanta paura”.