L'ex sindaco è accusato di corruzione e peculato nell'inchiesta Public Money. Per i pm sarebbe al centro del "sistema Parma" fondato su flussi di soldi pubblici che venivano drenati attraverso società compiacenti per scopi privati. La revoca dei domiciliari era stata negata a due degli altri tre indagati eccellenti, Angelo Buzzi e Luigi Villani
Pietro Vignali torna libero. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha accolto la richiesta presentata dai legali Romano Corsi e Nicola Mazzacuva che difendono l’ex sindaco di Parma, finito agli arresti domiciliari lo scorso 16 gennaio nell’ambito dell’inchiesta Public Money. L’ex primo cittadino della città ducale è accusato di peculato e corruzione, su di lui pendono dodici capi di accusa. Ma il Tribunale del Riesame a due settimane di distanza ha annullato l’ordinanza di arresto firmata dal gip Maria Cristina Sarli, che aveva portato ai domiciliari, oltre a Vignali, anche il capogruppo Pdl in consiglio regionale Luigi Giuseppe Villani, l’imprenditore ed editore Angelo Buzzi e l’ex amministratore di Stt Holding Andrea Costa. E che ha iscritto nel registro degli indagati altre venti persone coinvolte a vario titolo nei fatti contestati.
Secondo gli inquirenti Vignali era al centro del “sistema Parma”, fondato su flussi di soldi pubblici che venivano drenati attraverso società compiacenti per scopi privati: per la campagna elettorale da sindaco, per comprare la linea editoriale di giornali “nemici” come Polis Quotidiano dell’editore Buzzi, per consulenze fittizie tese a migliorare l’immagine e il consenso del sindaco di fronte ai cittadini.
I legali Corsi e Mazzacuva avevano chiesto che all’ex sindaco venissero revocati i domiciliari presentando ricorso al Riesame il giorno stesso degli arresti, e sostenendo l’insussistenza dell’esigenza di custodia cautelare e di arresto preventivo. “Vignali non ricopre più il suo ruolo istituzionale da un anno e mezzo – ha spiegato l’avvocato Corsi – Solo il pericolo di inquinamento delle prove, di fuga o di reiterazione del reato giustificherebbero un atto di questo genere, ma da oltre un anno e mezzo Vignali non svolge più funzioni pubbliche e non ha più contatti con quelle persone”.
Le motivazioni che hanno portato il Tribunale del Riesame ad annullare l’ordinanza del gip Sarli non sono ancora state rese note, ma la richiesta degli avvocati, aggiunge Corsi, “si basava proprio sull’insussistenza del provvedimento, ritenuto non necessario”.
Per ora l’ex sindaco Vignali è l’unico dei quattro arrestati dell’inchiesta Public Money a ritornare in libertà. Nei giorni scorsi infatti la richiesta di revoca dei domiciliari era stata negata sia al consigliere Pdl Villani che all’editore Buzzi. La decisione del Riesame per Costa invece arriverà nei prossimi giorni.