Il tentativo di mettere al centro del
dibattito politico temi fondamentali per la democrazia (il
conflitto d’interessi, la
libertà d’informazione, l’abolizione della
legge Gasparri e nuove regole
antitrust, tutela e sviluppo del
servizio pubblico) comincia a produrre frutti.
Roberto Natale (candidato di Sel): “Per Bersani, Vendola e Nencini sono essenziali norme”, Andrea Olivero (Lista Monti): “Per noi temi chiave”. Dopo i fatti che hanno portato
l’Italia al 57esimo posto per la libertà di informazione, solo promesse non bastano e le trasmissione di approfondimento sono omertose.
Il prossimo Parlamento dovrà rinnovare la concessione alla Rai del ruolo di servizio pubblico (in scadenza dopo 16 anni), che garantisce il diritto sul 70% della tassa sul possesso della tv. L’unico che si è espresso tra i candidati leader è Oscar Giannino: per il rinnovo chiede che sia fatta una gara pubblica ignorando il conflitto d’interessi di Berlusconi e il mercato che, grazie alle leggi ad personam, è tutt’altro che libero. Perciò ben vengano le manifestazioni.
A Roma il 5 febbraio Move on Italia: la Rai ai cittadini e l’8 febbraio Articolo 21 incontra i candidati sensibili ai temi citati, oltre a Natale e Olivero, Mineo, Perina, Lotti, Granata, Stramaccioni. In questi anni la telecomunicazione è stata terra di mediazione. Questo ha permesso al Cavaliere di mettere persone di fiducia nei ruoli strategici. Il controllo sul ministero dello Sviluppo economico è più importante di quello della Giustizia. Prima Gasparri, poi Romani e, durante il governo Monti, la delega è passata al sottosegretario Vari, amico di Letta e Confalonieri. In un ministero così complesso chi conta veramente sono i direttori generali (chissà perché tutti quelli del Cavaliere sono stati confermati anche da Passera?). È al Dipartimento per le Comunicazioni dove si determina il contratto di servizio e dove si gestisce la torta delle frequenze.
I Servizi di Comunicazione rilasciano le autorizzazioni per le tv e i contributi per l’editoria. Sigfrido Ranucci per Report ha dimostrato che fino a poco tempo fa il Dipartimento non era in grado, nell’era di internet, di sapere se, ad esempio, il consorzio che gestisce la tv digitale Abc, che lavora prevalentemente per la pubblica amministrazione, è composto da società in processo di fallimento. Dall’inchiesta tv si è appreso che l’editore è la moglie di un alto dirigente di Mediaset amico di Paolo Romani. Chi andrà al governo, oltre a legiferare avrà anche il dovere di bonificare.
Il Fatto Quotidiano, 31 gennaio 2013
Loris Mazzetti
Dirigente Rai, autore e scrittore
Media & Regime - 31 Gennaio 2013
Conflitto d’interesse, le promesse non bastano
Il prossimo Parlamento dovrà rinnovare la concessione alla Rai del ruolo di servizio pubblico (in scadenza dopo 16 anni), che garantisce il diritto sul 70% della tassa sul possesso della tv. L’unico che si è espresso tra i candidati leader è Oscar Giannino: per il rinnovo chiede che sia fatta una gara pubblica ignorando il conflitto d’interessi di Berlusconi e il mercato che, grazie alle leggi ad personam, è tutt’altro che libero. Perciò ben vengano le manifestazioni.
A Roma il 5 febbraio Move on Italia: la Rai ai cittadini e l’8 febbraio Articolo 21 incontra i candidati sensibili ai temi citati, oltre a Natale e Olivero, Mineo, Perina, Lotti, Granata, Stramaccioni. In questi anni la telecomunicazione è stata terra di mediazione. Questo ha permesso al Cavaliere di mettere persone di fiducia nei ruoli strategici. Il controllo sul ministero dello Sviluppo economico è più importante di quello della Giustizia. Prima Gasparri, poi Romani e, durante il governo Monti, la delega è passata al sottosegretario Vari, amico di Letta e Confalonieri. In un ministero così complesso chi conta veramente sono i direttori generali (chissà perché tutti quelli del Cavaliere sono stati confermati anche da Passera?). È al Dipartimento per le Comunicazioni dove si determina il contratto di servizio e dove si gestisce la torta delle frequenze.
I Servizi di Comunicazione rilasciano le autorizzazioni per le tv e i contributi per l’editoria. Sigfrido Ranucci per Report ha dimostrato che fino a poco tempo fa il Dipartimento non era in grado, nell’era di internet, di sapere se, ad esempio, il consorzio che gestisce la tv digitale Abc, che lavora prevalentemente per la pubblica amministrazione, è composto da società in processo di fallimento. Dall’inchiesta tv si è appreso che l’editore è la moglie di un alto dirigente di Mediaset amico di Paolo Romani. Chi andrà al governo, oltre a legiferare avrà anche il dovere di bonificare.
Il Fatto Quotidiano, 31 gennaio 2013
LA PROFEZIA DEL DON
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno".
"So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta. Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente", ha affermato la premier.
La presidente Meloni ha fatto un passaggio sull'Ucraina ribadendo "la brutale aggressione" subito dal popolo ucraino e confidando nella collaborazione con gli Usa per raggiungere una "pace giusta e duratura" che, ha sottolineato, "può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.