Mercoledì il titolo era crollato a Piazza Affari, dove aveva ceduto il 9%. Ma giovedì Mps recupera terreno in avvio di seduta a Milano. E, dopo un avvio di seduta in rialzo del 3,39%, vira leggermente in negativo in calo dello 0,33%, a 0,24 euro. Il rimbalzo è più evidente per Saipem, che a metà giornata guadagna il 3,25% a 20,66 euro.

Sul titolo la Consob ha vietato per la seconda seduta consecutiva le vendite allo scoperto. Hsbc e JpMorgan hanno tagliato il target price intorno a 26 euro per azione con un giudizio ‘overweight’ o ‘neutral’. Eni intanto – su cui gli analisti di Hsbc si mantengono ‘neutral’ – perde lo 0,11%.

Piazza Affari, tuttavia, gira in calo (FtseMib -0,57%) appesantita dalle vendite sui bancari. Giù Unicredit (-0,35%), Intesa Sanpaolo (-2,33%), Mediobanca (-2,3%) e Bpm (-2,69%). Scivolone per Fiat (-3,32%), dopo i conti deludenti di ieri, e debole Fiat Industrial (-1,53%).

Avvio debole però per le principali borse europee, con Milano in controtendenza. Londra perde lo 0,4%, Francoforte cede lo 0,2%, Parigi lo 0,2% e Madrid lo 0,5%. Pesano gli ordini in vendita su Royal Dutch Shell (-0,9%) e Diageo (-1,4%) che hanno indicato risultati trimestrali che hanno deluso gli investitori.

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