Si preannuncia come un passaggio memorabile, quello dell’asteroide "2012 DA14", perché abbastanza vicino alla Terra, ma in tutta sicurezza. Raggiungerà la minima distanza dalla Terra il 15 febbraio alle 20,25 ora italiana. “L'oggetto - osserva l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma - durante il massimo avvicinamento, passerà a 35.000 chilometri dal nostro pianeta”
Si preannuncia come un passaggio memorabile, quello dell’asteroide “2012 DA14”, perché abbastanza vicino alla Terra – ma in tutta sicurezza – tanto da essere visibile con binocoli e piccoli telescopi. Del diametro di circa 40 metri, l’asteroide, raggiungerà la minima distanza dalla Terra il 15 febbraio alle 20,25 ora italiana, ma sarà visibile anche a San Valentino. “L’oggetto – osserva l’astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope – durante il massimo avvicinamento, passerà a 35.000 chilometri dal nostro pianeta”.
“Ovviamente – rileva l’esperto – non vi sarà alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta, ma si tratta di un passaggio quasi epocale perché è raro che un asteroide passi così vicino alla Terra, circa un decimo della distanza lunare, basti pensare che i satelliti geostazionari, come Meteosat sono più lontani, si trovano a 36.000 chilometri di distanza”. Sarà una occasione ghiotta per astronomi e appassionati perché l’oggetto, prosegue Masi, “si vedrà benissimo dall’Italia anche con un piccolo binocolo nelle prima fasi di avvicinamento e nelle fasi successive con telescopi amatoriali anche modesti di 60 millimetri di diametro”.
L’asteroide, passando molto vicino, sarà visibile in regioni diverse del cielo a seconda dei luoghi di osservazione: per esempio osservandolo da Roma, sottolinea Masi, l’asteroide la sera del 15 febbraio sorgerà a est e si dirigerà verso la stella polare. Il Virtual Telescope trasmetterà l’osservazione in diretta, grazie alla sua rete di telescopi da remoto, a partire dalle ore 23. Circostanze come questo passaggio ravvicinato sono occasioni preziose per gli esperti che monitorano e studiano questi oggetti vicini alla Terra, chiamati Near Earth Objects o Neo che in genere sono molto deboli da rilevare. “Questi passaggi così ravvicinati – rileva Masi – per esempio permettono di valutare quale è l’effetto che la Terra ha sulle orbite di questi asteroidi durante i loro avvicinamenti”. Non solo, in generale, prosegue l’esperto, i passaggi ravvicinati permettono di studiare le caratteristiche fisiche dei piccoli asteroidi, come dimensioni e periodo di rotazione che sono importanti per conoscere meglio questi oggetti.