Cultura

Buon anno a chi lavora per i beni comuni

Il 2012 è finito con una brutta sorpresa per il nostro amico fotogiornalista Giovanni Giovannetti, da anni impegnato a Pavia (anche politicamente col gruppo consiliare “Insieme per Pavia”) nell’inchiesta e denuncia degli inquietanti traffici tra la classe dirigente politico-economica e componenti della criminalità organizzata, cui si aggiungono prassi di illegalità diffusa manifeste prima di tutto in grandi truffe e speculazioni edilizie. Sempre ai danni degli ignari cittadini. E’ di dominio pubblico, in ogni caso, come da tempo la città lombarda sia oggetto di imponenti vicende giudiziarie a sfondo mafioso.

La notte tra il 16 e 17 dicembre qualcuno è entrato in casa di Giovannetti frugando dappertutto e lasciando aperti tutti i cassetti. Nulla è stato rubato. La notte tra il 30 e il 31, vigilia di Capodanno, uno o più piromani hanno dato fuoco alla casa, incendio che grazie al pronto intervento di uno dei vicini è stato “limitato” al seminterrato, dove Giovannetti tiene i locali e i materiali della sua attività di editore (Effigie Edizioni).

E’ l’esempio più eclatante di come sia urgente in un tempo di crisi a tutti i livelli non abbassare la guardia, non lasciarsi ripiegare su se stessi, non perdere di vista come tutto sia collegato. Tante persone, associazioni, comunità lavorano per i “beni comuni”, che si tratti di giustizia, di legalità, di cultura, di pubblicità dell’acqua e dell’istruzione, di sostenibilità, di accoglienza, di formazione…

Proprio Giovannetti era stato ospite del Festival Suq tre anni fa per presentare la rivista letteraria “Il Primo Amore”, promossa tra gli altri dagli scrittori Antonio Moresco e Tiziano Scarpa. Prendeva forma in quei mesi la rete delle Tribù d’Italia, di cui anche il Suq fa parte e che ha lanciato nel 2011 e 2012 le iniziative “Cammina cammina” e “Stella d’Italia”, liberi cittadini a piedi per “ricucire l’Italia con i nostri passi”.

Nei giorni di Natale e Capodanno la Compagnia del Suq ha portato in scena con successo di pubblico al Teatro Stabile di Genova due spettacoli ispirati a Charles Dickens, nel centenario dalla nascita: Canto di Natale e Oliver Twist. Narrazione, musica e teatro d’ombre per far rivivere a piccoli e grandi una situazione sociale tesa e degenerata, cui forse oggi siamo nuovamente prossimi, in cui a subire le storture del potere è il mondo vitale dei bambini, delle povere famiglie, di chi vive di poco e si ritrova sul baratro del nulla.

Vorremmo ripartire da qui per l’augurio a noi caro di un mondo migliore. Da chi si batte per i beni comuni, su fronti diversi ma contigui. Da chi valorizza le diversità come ricchezza, da chi denuncia le devianze come vulnus. Senza dimenticare chi per motivi diversi ignora e trascura l’importanza di questo impegno, che parte dalle piccole cose che possiamo fare tutti. E’ proprio chi ignora e si disinteressa, oggi, che rischia di lasciar spazzare via i gruppi di cittadini al lavoro giorno dopo giorno sul campo. E se la morsa delle crisi e del “dio mercato” sembra soffocare sempre più ogni possibilità, noi vogliamo rilanciare chi investe a proprio rischio e pericolo nei beni comuni. Siate protagonisti nel sostenere!

Sono beni di tutti. Vasti come l’ideale e concreti come l’umanità.

P.S. Dal 13 al 24 giugno al Porto Antico di Genova si terrà il 15° SUQ Festival delle Culture. Vogliamo come sempre costruirlo insieme a voi. Mandateci proposte e contributi a festival@suqgenova.it.

Giacomo D’Alessandro