Cadono le accuse nate dopo la vicenda Abu Omar nei confronti dell'ex direttore dei servizi segreti di peculato e violazione di corrispondenza. Il gip ha deciso lo stesso per l'ex funzionario dei Servizi che però finirà a processo per possesso ingiustificato di mezzi di spionaggio
Prosciolti dall’accusa di peculato e di violazione di corrispondenza, l’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari e l’ex funzionario dello stesso Servizio, Pio Pompa. Il solo Pompa è stato invece rinviato a giudizio con l’accusa di possesso ingiustificato di mezzi di spionaggio. Il processo per lui inizierà il 17 ottobre davanti alla Corte d’Assise di Perugia. Lo ha deciso il gup del Tribunale del capoluogo umbro Carla Maria Giangamboni.
L’indagine ruotava attorno ad un presunto archivio riservato, contenente dossier illeciti su magistrati, funzionari e giornalisti, che venne scoperto nel 2006 dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro di Abu Omar. L’inchiesta venne quindi trasferita prima a Roma e poi a Perugia per competenza. Nel corso dell’udienza preliminare venne anche sollevato il segreto di Stato. L’ex direttore del Sismi Niccolò Pollari, dopo aver appreso di essere stato prosciolto, tramite il suo avvocato Nicolò Madia, si è detto “sollevato, nonostante il segreto di Stato gli abbia impedito di dimostrare compiutamente la sua estraneità alle accuse”.