La monoposto con cui Alonso e Massa disputeranno il prossimo Mondiale di Formula Uno è un’evoluzione della F2012. La vettura è composta da seimila elementi
E’ stata svelata la nuova Ferrari F138, la monoposto con cui Fernando Alonso e Felipe Massa disputeranno il prossimo Mondiale di Formula Uno. Si tratta della cinquantanovesima vettura costruita dalla casa di Maranello per partecipare espressamente al Campionato di F1. Il nome deriva dalla combinazione fra l’anno di attività e il numero di cilindri, anche per sottolineare la conclusione della carriera sportiva della motorizzazione V8, alla sua ottava ed ultima stagione agonistica.
La Ferrari F138 rappresenta un’evoluzione della F2012, ogni sua parte è stata rivista al fine di massimizzare la prestazione, mantenendo intatte le caratteristiche di affidabilità della vettura. Il motore della F138 è infatti un’evoluzione di quello che equipaggiava la vettura dello scorso anno, visto che il regolamento tecnico della F1 impone il divieto di modifiche degli organi interni rivolte ad aumentarne la prestazione. Si tratta, inoltre, del primo progetto frutto della riorganizzazione del metodo di lavoro operata nei mesi scorsi, attraverso la creazione di due distinti gruppi di progettisti: uno che lavora su questa monoposto e l’altro su quella che correrà la prossima stagione.
Molti sforzi sono stati dedicati alla riduzione del peso e del volume, migliorando contemporaneamente l’efficienza di alcune delle sue componenti e, così come nel caso del motore, il mantenimento ai massimi livelli di prestazione attraverso il ciclo di utilizzo del KERS. Da segnalare un ulteriore progresso sul fronte della benzina e dei lubrificanti, rivolto sia ad aumentare la prestazione in termini assoluti e alla sua permanenza durante il periodo d’utilizzo del propulsore sia a ridurre i consumi.
Per quanto riguarda l’elettronica, va segnalata l’introduzione con un congruo anticipo della centralina unica che verrà utilizzata nel 2014, che ha comportato un intenso lavoro di integrazione e di controllo di tutte le funzionalità sia per quanto riguarda il software che l’hardware.
La filosofia progettuale dello schema delle sospensioni non è mutata, con la conferma della soluzione a tirante sia sull’anteriore sia sul posteriore: è stata invece estremizzata la sua realizzazione, al fine di sfruttarne la resa aerodinamica, in particolare per quella posteriore.
Le forme della carrozzeria sono state ridisegnate per assecondare i cambiamenti nella posizione e nella conformazione degli scarichi. La presa d’aria dinamica posta sopra l’abitacolo è stata ridisegnata così come l’imboccatura delle fiancate, a loro volta ottimizzate sempre a scopi aerodinamici, pur mantenendo complessivamente immutato lo schema del sistema di raffreddamento. La parte posteriore della monoposto è molto più stretta e rastremata nella parte bassa.
La configurazione delle ali anteriori e posteriori deriva direttamente dalle ultime versioni di quelle utilizzate sulla F2012, anche alla luce del fatto che lo sviluppo di quella monoposto è stato portato avanti fino all’ultima gara della scorsa stagione. Sulla veste aerodinamica, saranno introdotte modifiche nelle settimane che precedono la prima gara ed è già programmato un intenso programma di sviluppo.
Il sistema di riduzione della resistenza all’avanzamento posto sull’ala posteriore è stato rivisto e ottimizzato per sfruttare nella maniera migliore le modifiche introdotte nel regolamento sportivo a partire da quest’anno. Sulle prese d’aria dei freni sono state effettuate delle modifiche di dettaglio, sia sull’anteriore che sul posteriore. Grande attenzione nella fase progettuale ma anche in quella produttiva è stata data alla riduzione del peso e all’incremento della rigidezza.
Seimila sono gli elementi che compongono la vettura anche al fine di rendere più efficaci ed efficienti tutte le operazioni che si svolgono in pista.